Informatica a -4%: le stime Assintel per il 2013

Dall'analisi del mercato italiano di Assintel emerge anche quest'anno l'andamento negativo dei principali comparti dell'IT, con hardware, software e servizi in calo, ma con le nuove tecnologie, come il cloud computing, che rimangono in crescita. L'innovazione è la strada da percorrere

Avatar di Paola Saccardi

a cura di Paola Saccardi

L'associazione Assintel, che riunisce le imprese ICT Italiane, ha riportato anche quest'anno i dati sull'andamento del mercato IT nazionale con l'analisi delle diverse componenti e dei principali trend in corso.

Quello che è emerso è il proseguimento di un trend negativo delle tecnologie tradizionali, iniziato ormai da qualche anno e che non accenna a fermarsi. Il lato positivo è che se 'la vecchia IT crolla, la nuova IT vola', fa sapere Assintel, lasciando così qualche speranza per il futuro del settore.

D'altronde, nell'attuale scenario di instabilità economica e politica nazionale è difficile aspettarsi grandi risultati, ma Assintel suggerisce di concentrarsi su quegli aspetti che possono restituire ottimismo e speranza: le nuove tecnologie e l'innovazione.

L'innovazione è la chiave necessaria per superare la fase stagnante in cui si trovano a operare le aziende, la carta da giocare a sostegno della crescita economica e per la lotta alla disoccupazione.

Variazione percentuale sul budget IT 

Innovazione che va anche di pari passo con le nuove tecnologie, le quali stanno innescando una "trasformazione che non riguarda più soltanto le tecnologie dell'Information Technology, ma anche la nostra vita sociale con ripercussioni anche all'interno delle aziende" precisa Alfredo Gatti, Managing Partner di NEXTVALUE, la società che ha realizzato la Ricerca per conto di Assintel. 

La domanda da porci è "cosa vogliamo fare? -  secondo Giorgio Rapari, presidente di Assintel e Servizi di Confcommercio che si sfoga  -  Non siamo più nel tempo del dire ma in quello del fare, semplicemente perché non c'è più tempo".

Il mercato IT nel 2013

Quasi 4 miliardi persi dal 2008 ad oggi è la stima realizzata da Assintel sulla spesa IT che per la fine dell'anno in corso prevede un assestamento intorno ai 18.215 milioni di euro, con un calo del 4% rispetto al già negativo 2012. 

Alcuni comparti continuano a riportare una tendenza in calo, come quelli dell'hardware (-9,5%) e dell'assistenza tecnica (-4,3%), ma la novità è che rispetto all'anno scorso ci sono dei comparti nuovi che arretrano: quelli dei software ( -3,2%) e dei servizi IT (-4,3%). L'unico comparto che sta crescendo a due cifre è quello del cloud computing con un incremento annuo del 43,2%.

Spesa IT per comparti - previsioni 2013

Inoltre quest'anno Assintel ha voluto inserire i tablet all'interno del perimetro dell'hardware poiché sono sempre più utilizzati in ambito aziendale in qualità di end-point per la fruizione delle applicazioni business, con il conseguente apporto valutato di 28 milioni di euro.  

Altra novità del comparto hardware sono gli apparati e le piuattaforme dell'Internet of Thing,  che include i sistemi di videosorveglianza e telecontrollo ed esclude gli oggetti, per un valore di 722 milioni di euro. Grazie all'apporto totale di questi nuovi arrivati il comparto dell'hardware raggiunge complessivamente 8.442 milioni di euro a fine 2013.

Per quanto riguarda invece l'andamento della spesa IT nei vari segmenti di mercato, Assintel ha evidenziato una generale tendenza in calo del budget indirizzato alla tecnologia. In particolare fanno più fatica i settori della Pubblica Amministrazione (-11,1%) e degli Enti Locali (-11,4%)come anche quello  della Sanità (-5,4%) che sono i settori che ovviamente risentono dei tagli alla spesa pubblica della spending review.

Più contenuti sono i decrementi di Assicurazioni (-1,3%), Banche (8-2,1%), Tlc e Media (-2,0%) e Utility (-2,1%), mentre in positivo risulta il comparto consumer (+1%) anche se è cresciuto meno dell'anno precedente.

Nelle aziende, poi, la spesa IT è tutta in contrazione, soprattutto per quelle piccole: -19,7% per le micro imprese, -14,8% per le piccole, -11% per le medio-piccole, -7,4% per le medie imprese. Galleggiano solo quelle medio grandi (-0,5%) e quelle top (-0,3%).

Innovazione e start-up

Come accennato, Assintel ha indicato nella trasformazione dell'IT la nuova carta da giocare per le aziende che vogliono fare innovazione. Trasformazione che si può riassumere principalmente in dieci trend segnalati dall'associazione: Mobile Internet, Social Media, Big Data, Internet of Things, Cloud Computing, Automazione della conoscenza, Robotica, 3D printing, Digital Marketing, e-Commerce ed Economia Digitale.

Saranno questi i settori che porteranno innovazione nei prossimi anni, insieme alle start-up, che rappresentano una risorsa importante per il futuro dell'economia nazionale, considerando che in Italia vengono presentati 1.000 nuovi progetti all'anno. Sarà fondamentale riuscire ad aiutare questi piccoli focolai di nuove idee a svilupparsi attraverso l'accesso a credito.

Previsioni d'investimento per i budget IT

Per completare l'analisi del trend della spesa IT in futuro Assintel ha anche presentato i risultati di una ricerca condotta tra Giugno e Luglio 2013 a un panel di 500 imprese, 250 collocabili nella categoria delle Top e Medio Grandi e 250 nelle medie e Piccole.

Obiettivo dell'indagine capire come verranno investiti i budget IT nei prossimi 12 mesi. Per il 35% delle aziende non ci sarà nessuna variazione ma per un 29% complessivo delle intervistate il budget previsto per la spesa IT sarà in aumento.

Altro aspetto interessante è emerso analizzando le risposte sulla ripartizione del budget IT esterno per componenti di spesa. Il 40% della spesa IT viene destinato alla gestione dell'esistente, cioè quello che serve per far funzionare ogni giorno l'IT aziendale.

Il 21%, invece, viene destinato allo sviluppo e all'ampliamento dell'esistente mentre per i progetti di innovazione viene allocato il 20% del budget IT e, infine, il 19% è destinato all'adeguamento tecnologico o regolatorio.

Tra i progetti in innovazione più ambiti al momento ci sono il mobile computing (per il 64%) anche se attualmente in Italia si trova al primo livello di adozione, seguono le Enterprise App (41%) e gli Analytics (27%).

Mentre per quanto riguarda la scelta del fornitore a cui indirizzarsi per fare innovazione le aziende del panel in generale si rifanno ai fornitori abituali per il 50% circa, mentre per l'altra metà dei direttori IT intervistati anche un fornitore nuovo magari in coesistenza con quello abituale.