Intel ridefinisce l'architettura dei data center

Per soddisfare la domanda di nuovi applicazioni fruibili in mobilità Intel apre la via ad una nuova era dei data center, trasformandoli in strumenti orientati ai servizi

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a cura di Giuseppe Saccardi

L'aumento massiccio di servizi IT richiede crescenti requisiti per i data center. La risposta può venire solo dai produttori di tecnologie e architetture di base. Intel non si è tirata indietro in questa continua sfida tra capacità elaborativa ed esigenze di calcolo da parte delle applicazioni business, in buona parte mobili, e ha illustrato la sua vision strategica finalizzata a ridefinire l'architettura dell'infrastruttura di un data center. L'obiettivo dichiarato dalla società è quello di consentire ad aziende e utenti di trarre vantaggio dal mondo della mobilità sempre più orientato ai servizi.

In proposito, ha annunciato nuovi dettagli riguardanti la sua famiglia di processori Atom C2000 di prossima generazione (nomi in codice "Avoton" e "Rangeley"), e ha anche delineato la roadmap dei prodotti a 14 nm di prossima generazione a partire dal 2014.

Le caratteristiche della famiglia Atom

Chi pensava che il limite dei 22 nm fosse difficilmente superabile in così breve tempo evidentemente si sbagliava. Confesso che come fisico qualche dubbio lo nutrivo anch'io, visto che oramai si parla di strati di poche decine di atomi e anche la Fisica ha i suoi limiti.

L'ampia gamma di prodotti e tecnologie attuali e future dovrebbe in ogni caso favorire l'espansione di Intel in nuovi segmenti del settore data center, in cui è oramai in corso la transizione da modelli proprietari a modelli di elaborazione più aperti e basati su standard.

"I data center stanno entrando in una nuova era in cui è richiesta una rapida distribuzione dei servizi", ha afferamto Diane Bryant, Senior Vice President e General Manager del Datacenter and Connected Systems Group di Intel. "Per i prodotti di rete, storage e server, continuiamo a rilevare significative opportunità di crescita. In molti casi, è necessario adottare un nuovo approccio che assicuri i livelli richiesti di scalabilità ed efficienza, e oggi annunciamo gli interventi previsti a breve e lungo termine per favorire questa trasformazione".

L'impatto della mobility e del cloud

Il dato di fatto con cui far conto è che con il crescere dei dispositivi mobili connessi a Internet i software e i programmi basati su cloud diventano più intelligenti, perché possono acquisire informazioni da miliardi di persone e dai dispositivi che li utilizzano, aprendo così le porte a una nuova era di esperienze e servizi contestuali. Il risultato, osserva Intel, si traduce in un aumento sostanziale delle connessioni di rete e un flusso continuo di dati non strutturati in tempo reale.

Con il crescere del volume di dati trasferiti, raccolti, aggregati e analizzati nei data center emergono di fatto nuove sfide per le reti, ma anche per i computer e i sistemi di storage. Di conseguenza, i data center devono essere più flessibili e orientati ai servizi, nonché più semplici da gestire e far funzionare.

In sostanza, è lo stesso ruolo dell'IT che cambia profondamente. Se in precedenza veniva considerato come un modo per ridurre i costi e aumentare la produttività aziendale, oggi si è trasformato di fatto in uno strumento atto a offrire nuovi servizi ad aziende e consumatori.

Nuove architetture per rete, storage e server

Corollario al cambiamento di ruolo preconizzato per i data center, e di certo in questo è facile essere d'accordo con Intel, quest'ultima ha annunciato anche l'intenzione di virtualizzare la rete, favorire lo sviluppo di soluzioni di storage intelligenti e investire in architetture innovative ottimizzate per rack.

Diane Bryant, Senior Vice President del Datacenter and Connected Systems Group

Bryant ha posto l'accento in particolare sull'architettura Rack Scale Architecture (RSA), un progetto avanzato che promette di aumentare sensibilmente l'utilizzo e la flessibilità dei data center per la distribuzione di nuovi servizi. Rackspace Hosting, un'azienda che si occupa di cloud aperti, ha annunciato in proposito l'implementazione di nuovi rack per server che rappresentano un passo avanti per realizzare la visione RSA di Intel, potenziata da processori Xeon e controller Ethernet Intel con storage accelerato grazie a unità SSD anch'essa di Intel.

Il settore del networking sta anch'esso per attraversare una transizione simile a quella registrata anni fa per il segmento dei server. Dotare le reti di caratteristiche di elaborazione aperte e multifunzione offre la possibilità di massimizzarne la larghezza di banda, ridurne sensibilmente i costi e assicurare la flessibilità per offrire nuovi servizi.

Ad esempio, con una rete definita da software virtualizzato è possibile ridurre il tempo necessario per la fornitura di un nuovo servizio a pochi minuti, contro le 2-3 settimane richieste con le reti tradizionali. Anche se forse Intel è in proposito è troppo ottimistica, in ogni caso anche se il tempo si riducesse a poche ore credo che pochi si lamenterebbero.

Anche i server tradizionali si stanno trasformando. Per soddisfare le esigenze diversificate degli operatori di data center che implementano molteplici soluzioni, da applicazioni di database a elaborazione “intensiva” a servizi Web destinati ai clienti che traggono vantaggio da sistemi di elaborazione di dimensioni ridotte ma ad alta efficienza energetica, Intel ha definito i propri piani per ottimizzare i carichi di lavoro, anche con configurazioni CPU e SoC personalizzate.  

Nell'ambito di questa strategia, Intel ha illustrato altri dettagli sulla nuova famiglia di processori Atom C2000, destinata a microserver e sistemi di storage a basso consumo energetico e alta densità (nome in codice "Avoton") e a dispositivi di rete (nome in codice "Rangeley"). La disponibilità di questa seconda generazione di SoC Intel a 64 bit è prevista più avanti nel corso dell'anno e sarà basata sulla tecnologia di processo a 22 nm di Intel e sull'innovativa microarchitettura Silvermont. I prodotti includeranno fino a otto core con connettività Ethernet integrata e supporto per fino a 64 GB di memoria.

Secondo le previsioni, i nuovi prodotti offriranno un'efficienza energetica fino a quattro volte superiore e prestazioni fino a sette volte più elevate rispetto alla prima generazione di SoC per server basati su processori Intel Atom introdotti a dicembre dello scorso anno.