Italia, un mercato di rilievo per investimenti adv

Tra le evidenze emerse dal report Global Ad Spend Forecasts di dentsu international, una notizia positiva per il mercato italiano

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a cura di Antonino Caffo

Tra le evidenze emerse dal report Global Ad Spend Forecasts di dentsu international, una notizia positiva per il mercato italiano: l’Italia è al quinto posto – dietro solo a India, UK, Francia e Canada – per tasso di crescita previsto nel 2021 rispetto al 2020.

Il nostro mercato potrebbe crescere di quasi il 6%, in un mercato globale in crescita del 5,8%, trainato in particolare dalle buone performance di India e Regno Unito. Il dato nazionale è importante, anche se arriva dopo un anno di grandi sofferenze e non porta il mercato a eguagliare le performance del 2019.

L’Italia sarebbe il terzo paese d’Europa per crescita e il secondo in area UE, con la Spagna che si fermerebbe a un +5% e la Germania a un +4%.

Il calo nel 2020 registrato in Italia e contenuto nel report globale di dentsu era del 14,4%. Anche su questo, le stime più recenti di dentsu italia ci danno una piccola buona notizia: il dato consolidato dovrebbe infatti fermare la decrescita al -12% recuperando circa 2 punti percentuali sul precedente forecast.

Per Enrica Bellinato, Head of Media Research, e Cristina Ruffino, Forecasting Manager dentsu “il recupero è dovuto alla performance autunnale molto positiva della TV (+3%) e alla complessiva raccolta adv web, mezzo che ha risentito marginalmente del calo di domanda assestandosi nell’anno a un calo solo del 4%.”

Un’altra delle notizie più significative del ‘Global Ad Spend Forecasts’ di dentsu riguarda la quota d’investimento nei mezzi digital, arrivata a una quota del 50% del mercato.

Questa situazione non si verifica ancora in Italia. “Nel mercato Italiano, come in altri mercati europei, in particolare in area mediterranea, è ancora la TV a mantenere una posizione di leadership tra i mezzi, riuscendo ad attirare circa la metà degli investimenti complessivi” dichiara Enrica Bellinato.

I settori che nel 2020 hanno mostrato maggiori criticità risulteranno i più reattivi nel 2021. Si prevede quindi un parziale recupero per alcuni dei tradizionali driver del mercato come Alimentari, Farmaceutici e Bevande/Alcolici.

Anche il settore Automotive, in particolare grazie alla presenza degli eventi sportivi e agli incentivi statali previsti, dovrebbe risultare particolarmente positivo. E per finire, anche il settore FMCG, che nel 2020 ha mostrato maggiore reattività rispetto alla media mercato, mostrerà nel 2021 una crescita seppur contenuta.

Il recupero degli investimenti nel 2021 sarà favorito dalla presenza nei mesi estivi di alcuni dei principali eventi sportivi quadriennali, riprogrammati dopo lo slittamento dello scorso anno: i Campionati Europei di calcio (che valgono circa 90 milioni di euro di investimenti) e le Olimpiadi di Tokyo. A questi si aggiunge il contributo delle prime partite valide per le qualificazioni ai Mondiali di calcio 2022.