Italiani e mobilità: lavoro e vita privata si mischiano

Uno studio commissionato da Samsung evidenzia la mancanza di un confine nell'utilizzo dei dispositivi mobili per attività personali e lavorative

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a cura di Riccardo Florio

Il work-life balance ovvero l'equilibrio tra vita professionale e personale sta lasciando il posto tra gli italiani al concetto del work-life blend in cui avviene una commistione tra vita lavorativa e vita privata.

Sono 9 su 10 gli italiani che sovrappongono costantemente le due sfere secondo lo studio People-Inspired Security condotto tra il 27 maggio e il 9 giugno 2014 dalla società di ricerca indipendente OnePoll e commissionato da Samsung su 4.500 persone in 7 Paesi europei (Italia, Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna, Belgio e Olanda). 

Tra gli europei gli italiani sono infatti quelli che maggiormente sovrappongono vita privata e lavoro: il 90% di loro (contro il 77% della media europea) si dedica a compiti professionali al di fuori dell'orario d'ufficio, mentre l'86% (contro il 75% della media europea) svolge attività personali sul posto di lavoro.

In particolare, il 69% di chi si dedica alla propria sfera privata in ufficio passa fino a mezzora al giorno pagando bollette o consultando la propria banca online, mentre il 50% di chi lavora durante il tempo libero lo fa impiegando a questo scopo circa 45 minuti ogni giorno prima dell'orario ufficiale. 

Il 49% degli italiani utilizza il proprio smartphone personale anche a scopo lavorativo, mentre il 32% usa, al contrario, lo smartphone del lavoro anche nella vita privata. 

Lo studio evidenzia anche l'esistenza in Europa dei cosiddetti "lavoratori hacker": coloro che, forti di una certa dimestichezza in ambito tecnologico, utilizzano a scopo lavorativo lo strumento che preferiscono senza tenere conto di policy o restrizioni aziendali. 

Il report completo della ricerca è disponibile su www.samsungatwork.com