Italiani poco attenti alla sicurezza dei dispositivi mobile

L'indagine di Kaspersky Lab in collaborazione con B2B International ha evidenziato alcune tendenze sull'utilizzo dei mobile device. Gli utenti italiani meno propensi alla protezione dei device e ad effettuare transazioni finanziarie

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a cura di Paola Saccardi

Sempre più persone utilizzano i propri smartphone e tablet per memorizzare informazioni preziose e per svolgere attività importanti, come quelle legate alle attività lavorative e al business.

Questi dispositivi hanno cambiato la vita delle persone, rendendo possibile fare ciò che prima non lo era, ma allo stesso tempo hanno sottoposto gli utenti a nuovi rischi legati alle attività dei cyber criminali interessati ai dati personali che risiedono sui dispositivi mobili. 

La consapevolezza delle minacce e dei rischi che si corrono effettuando determinate operazioni online senza un'adeguata protezione varia a seconda dei Paesi. Kaspersky Lab ha effettuato nel corso di questa estate, insieme all'agenzia B2B International, un'indagine rivolta a uomini e donne di 19 Paesi in Europa, nelle Americhe, in Medio Oriente e la regione Asia-Pacifico, tutti al di sopra dei 16 anni e più di un terzo con almeno un figlio, mentre la stragrande maggioranza utilizza Internet e dispositivi mobili.

Il risultato è stato che la famiglia media dispone di 4,5 dispositivi che molto spesso utilizza per effettuare transazioni finanziarie, in particolare: il 98% degli intervistati utilizza un dispositivo per effettuare operazioni finanziarie; il 74% usa regolarmente e-wallet e sistemi di pagamento, mentre negozi online, servizi bancari e social media sono le risorse più popolari tra i proprietari di dispositivi always-on.

A livello Europeo la ricerca di Kaspersky Lab ha messo in luce alcune particolarità degli utenti italiani, che, nonostante utilizzino parecchio Internet, sono ancora piuttosto diffidenti rispetto agli utenti europei, nell'utilizzo dei dispositivi mobile per effettuare alcune operazioni online.

Risulta, infatti, che la percentuale di utenti che effettua transazioni finanziarie sul proprio dispositivo mobile è pari all’88%, mentre negli altri Paesi questa percentuale è sensibilmente più alta. In Francia, per esempio, è pari al 97%.

Gli italiani poi non sembrano preoccupati di dover installare applicazioni di sicurezza su smartphone e tablet e il 40% degli utenti che utilizzano smartphone Android e che hanno partecipato al sondaggio, hanno ammesso di non avere installato applicazioni di sicurezza sui propri dispositivi. In Italia, anche i tablet non sono adeguatamente protetti, con il 47% dei proprietari di tablet Android che non hanno installato software di sicurezza.

Anche in tema di crittografia gli italiani tendono ad essere indietro rispetto ad altri Paesi, contando che solo in media il 33% degli utenti nel mondo protegge gli smartphone con sistemi di crittografia, mentre in Italia soltanto il 10%.

Altro dato preoccupante è che il 59% degli utenti italiani non assume particolari misure per proteggere i propri dispositivi quando accede ad Internet attraverso hotspot pubblici.

Anche per l'utilizzo delle password gli utenti italiani si distinguono, nel senso che ne sottovalutano la pericolosità con l'11% che utilizza sempre la stessa per tutti gli account personali. Questa cifra è la più alta d’Europa, mentre in Germania, per esempio, solo il 3% degli utenti è cosi poco previdente.

Gli utenti italiani tendono anche a gestire le password in modo superficiale, con il 19% che le scrive su un foglio e il 40% che utilizza password troppo semplici e facilmente individuabili.