Jabra recluta un canale IT per la UCC in ambito aziendale

La divisione Business del vendor affronta il mercato SMB sfruttando, da un lato, la consumerizzazione dei device e delle applicazioni e, dall'altro, le partnership tecnologiche con i big player del mercato UCC

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a cura di Loris Frezzato

"Abbiamo notato una certa dinamicità sul mercato italiano, in special modo nell'ultima parte del 2013, con segnali positivi con molti progetti iniziati su aziende sia di piccole sia di grandi dimensioni, che invece erano latenti nei mesi precedenti".

? ottimista la visione per il 2014 di Adriano Palomba, Channel & Strategic Alliances Sales Manager Southern Europe di Jabra, che legge con buone prospettive la recettività del mercato, anche alla luce degli accordi che legano Jabra ad altri vendor partner tecnologici e che gli danno accesso a progetti importanti per la Unified Communication all'interno dei quali integrare il proprio portfolio di prodotti, fatti di sistemi per la comunicazione e il VoIp, i quali si aggiungono alle proprie linee per il mondo consumer, che comprendono cuffie e auricolari bluetooth e dispositivi per audio e musica.

Adriano Palomba - Channel & Strategic Alliances Sales Manager Southern Europe di Jabra

"Un lavoro continuo di evangelizzazione degli utenti all'utilizzo delle cuffie, con Paesi, come l'Italia, dove la cultura dell'utilizzo di questi dispositivi non è pervasiva e si fatica a farne percepire l'esigenza - dichiara Palomba -. Anche se il panorama, almeno sul fronte business, sta lentamente cambiando, grazie al crescente utilizzo della collaboration, con soluzioni che consentono la gestione della voce e delle chiamate attraverso il computer e per le quali i dispositivi audio diventano fondamentali".

"Ma una buona spinta all'utilizzo delle nostre tecnologie arriva anche dalla crescente consumerizzazione, che porta a una forte brand awereness dei nostri prodotti da utilizzare, poi, anche in ambito aziendale".

Due linee di prodotto, quelle orientate al business e al consumer, che il vendor gestisce, soprattutto dal punto di vista commerciale, attraverso due distinte divisioni, ma dove, in fin dei conti, esistono sinergie sia dal punto di vista dello sviluppo tecnico, sia un merging di prodotti utilizzabili nel mondo privato e in quello professionale.

"E gli stessi strumenti di accesso ed elaborazione dei dati sono sempre più il risultato di una consumerizzazione - continua il channel manager -, con i tablet ormai sdoganati anche sul fronte business oltre che per un utilizzo privato, e va da sé che anche le cuffie possono essere le stesse, indipendentemente dall'utilizzo che ne viene fatto, come anche l'utilizzo degli auricolari per i mobile worker o, ancora, piccoli dispositivi per la videoconferenza utilizzabili anche attraverso dispositivi mobili".

Un'offerta che il manager ribadisce non debba essere proposta partendo dai prodotti, ma analizzando la singola esigenza dell'utente, in qualsiasi ambito si collochi, e rispondervi con soluzioni adeguate, sfruttando i due fronti: da un lato le partnership con Cisco, Unify, Avaya o Microsoft, che consentono di declinare in ottica SMB soluzioni di tipo enterprise e, dall'altro, la consumerizzazone e il BYOD, che portano verso le PMI anche prodotti solitamente destinati all'utilizzo privato.

Appoggiandosi a un canale in rapida via di trasformazione. "Da un canale prettamente di telefonia, stiamo notando un crescente interesse anche da parte degli operatori di connotazione IT - spiega Palomba -, i quali vedono nell'audio su IP buone opportunità di business. E su questo fronte abbiamo oggi circa 600 rivenditori attivi, che acquistano mensilmente, un numero che contiamo di fare crescere attingendo proprio al bacino dei dealer IT".

Modelli di go to market che Jabra ha ridefinito proprio nel corso del 2013, passando tutta la vendita attraverso la distribuzione, mentre prima alcuni operatori erano gestini in one-tier. EDSlan, Allnet, Ingram Micro, Westcon, Sirius e Itancia sono i distributori autorizzati per l'Italia per l'offerta business, con un mix tra distributori a volume e a valore, in modo da coprire tutte le diverse esigenze del canale e del mercato.