Jda abilita l'Scm del futuro

Con 120 referenze italiane in ambito retail/distributivo e manifatturiero, lo specialista di supply chain management opera sul mercato facendo leva su una proposizione best of breed e competenze di processo che elevano l'azienda e i suoi partner a veri e propri consulenti d'impresa

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a cura di Claudia Rossi

Un portfolio di soluzioni best of breed, competenze specifiche di processo e un'esperienza maturata in migliaia di progetti, questi i pilastri portanti su cui Jda Software ha costruito negli anni una solida presenza a livello mondiale.

Alla base dell'offerta, soluzioni capaci di ottimizzare l'intero ciclo produttivo e distributivo, dall'approvvigionamento di materie prime fino alla disponibilità dei prodotti per i consumatori: un portafoglio esteso, che nel tempo è andato ampliandosi attraverso importanti acquisizioni come quelle di Manugistics, i2 e Inactix.

Il risultato è oggi una realtà con oltre 3.200 clienti a livello worldwide (di cui 1.000 in Europa), 34 uffici internazionali e un fatturato 2013 stimato attorno ai 1.050 milioni di dollari.

"La nostra customer base è particolarmente ampia e vanta molte referenze attive - precisa Franck Lheureux, general vice president South & Ce Europe -, tutte testimonianze del forte apprezzamento che le nostre soluzioni riscuotono sul mercato, anche in Italia dove, tra l'altro, registriamo uno dei più alti tassi di crescita".

Nel nostro Paese il vendor è presente dal 2003, anno in cui già poteva contare su una quarantina di aziende clienti. "Oggi siamo presenti presso 150 realtà - sottolinea Stefano Scandelli, vice president sales South Europe -, 120 appartenenti al mondo retail/distributivo (Conad, Iper, Pam, Coop, Sogefi group - ndr) e una trentina all'universo manifatturiero (Luxottica, St Microelectonics, Gruppo Ceramiche Concorde, Bticino - ndr), un ambito quest'ultimo in cui intendiamo rafforzarci facendo leva sia sulle caratteristiche delle soluzioni a portafoglio sia sull'esperienza maturata".

Stefano Scandelli - vice president sales South Europe di JDA

Particolarmente alto il potenziale locale ancora da approcciare (350 realtà tra Grocery, Farmacetico e Fashion), realtà medie e grandi da indirizzare con interlocutori diversi in funzione della dimensione.

"Sul mercato italiano - prosegue Scandelli - ci muoviamo attraverso una diretta che cuba l'80% del nostro business e una rete indiretta costituita da una trentina di consulenti certificati, oltre ai principali system integrator locali e internazionali: tutte risorse che per noi rappresentano un asset strategico fondamentale".

"Le nostre soluzioni, infatti, sono solide e scalabili, ma il Best of breed non è sufficiente. Per avere successo occorrono risorse competenti e capaci di proporsi sul mercato come veri e propri consulenti in grado di implementare le soluzioni, ma soprattutto di spiegare come ottimizzare l'scm in funzione delle nuove sfide da affrontare".

Sono numerosi, infatti, i nuovi fronti aperti dal mercato, dalla domanda, dalla catena di fornitura e dalla logistica. Si tratta di temi come la globalizzazione, la compressione dei cicli, l'eccesso di offerta, l'evoluzione dei comportamenti d'acquisto, la multicanalità, l'aumento delle promozioni, la dinamicità degli approvvigionamenti, la volatilità delle tariffe, la carenza di infrastrutture, le previsione di capacità e la necessità di garantire ottimi livelli di servizio.

"Tutto questo è complicato dalla richiesta sempre più spinta di prodotti personalizzati, cui la catena di fornitura è tenuta ad adeguarsi - aggiunge Scandelli -. In futuro dominerà, infatti, il concetto di customer centricity accompagnato da quello che viene già chiamato mass customization, un fenomeno che obbligherà le aziende alla sincronizzazione della domanda con il back office e, quindi, a un'efficiente catena di fornitura".

Internet e l'e-commerce sono il volano di questa centralità, che andrà progressivamente imponendosi con l'inarrestabile diffusione del commercio elettronico: un fenomeno in crescita a pieno ritmo se è vero, come rileva il recente Online Delivery Report di Micris, che l'e-commerce nella sola Europa varrà 191 miliardi di dollari entro il 2017. 

Ma l'attuale linea di partenza dell'Scm è ancora indietro rispetto ai temi del sincronismo della filiera. Spesso pianificazione ed esecuzione sono profondamente disconnessi, causando pesanti inefficienze. "La nostra visione - sottolinea Lheureux - è quella di offrire al mercato un ecosistema di processi integrati in grado di garantire tutta l'agilità necessaria".

"La mass customization richiede, infatti, reattività e sincronismo, due aspetti che Jda mette a disposizione attraverso una portafoglio di 100 soluzioni focalizzate in vari ambiti, dal trasporto, alla produzione, dal magazzino al planning, dall'execution all'e-commerce e sviluppate sulle specifiche esigenze del settore retail/distributivo e di quello manifatturiero".