Kooomo: con il boom del digitale, +51% di assunzioni nell'e-commerce

E-commerce success manager, virtual assistant e marketplace account manager i ruoli più richiesti

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a cura di Antonino Caffo

Cifre da capogiro quelle dell’e-commerce per il 2020 e su cui il 2021 sta già rilanciando. Complice la pandemia, i canali digitali di brand e store hanno toccato picchi mai raggiunti prima: gli acquisti online in Italia valgono 30,6 miliardi di euro con oltre 29 milioni di consumatori.

E se il boom delle vendite online ha avuto effetti immediati sulle abitudini di acquisto delle persone, non sono mancati anche quelli sul mondo del lavoro. Un settore quindi in grande espansione che si adatta ai cambiamenti che stanno attraversando il mondo del lavoro: da oggi al 2030 fino a 100 milioni di persone dovranno trovare un impiego diverso dal proprio, acquisendo nuove e più sofisticate competenze per poter rimanere appetibili sul mercato.

L’emergenza Covid ha accelerato le tendenze esistenti nel lavoro a distanza, mettendo al centro il settore dell’e-commerce e dell’automazione. Si stima che il 25% di lavoratori in più rispetto a quanto previsto in precedenza potrebbe dover cambiare occupazione a breve.

Non solo: le assunzioni per i ruoli connessi all'e-commerce nel 2020 sono aumentate del 51% rispetto all’anno precedente.

“Portare nuove aziende e nuovi consumatori sui canali online ha accelerato quel processo di innovazione nel mondo delle professioni connesse al digitale che era già in atto” - commenta Jennifer Puzzo, manager di Kooomo, piattaforma di ultima generazione che fra i suoi obiettivi ha quello di aiutare le imprese a strutturare un proprio canale di vendita online e internazionalizzare fornendo servizi e formazione a seconda delle necessità delle aziende.

“All’inizio dell’epidemia il primo ruolo che abbiamo visto evolversi è stato quello dell’e-commerce manager. Non più soltanto un professionista con skill gestionali, ma una figura a tutto tondo che ha dovuto inserire fra le sue capacità anche quelle di crisis e success management. 

"Nasce così la figura dell’e-commerce success manager, un esperto capace di fare fronte alle nuove e improvvise esigenze che il mercato impone”.

Molti gli aspetti che il nuovo e-commerce manager deve gestire e amministrare in epoca di crisi Coronavirus related: strategie per il successo e la crescita delle vendite online, performance dei server, scalabilità del sito e dei diversi canali di vendita online, personalizzazione dell’esperienza degli utenti lungo tutto il customer journey, logistica, customer care e disponibilità di prodotto.

“I crolli improvvisi di siti di e-commerce che prima della pandemia non erano così sollecitati, pensiamo ai supermercati, oppure la difficoltà di approvvigionamento di alcuni prodotti, sono solo alcune delle problematiche che i nuovi professionisti dell’e-commerce si sono trovati a gestire”.

Non solo emergenze, però. La pandemia ha portato 2 milioni di consumatori a fare acquisti online per la prima volta.

“Prende forma così la figura del virtual assistant - racconta ancora Jennifer Puzzo - uno specialista ibrido che da una parte svolge un ruolo legato al customer care, con competenze sempre più legate alle tecnologie utilizzate nell’acquisto piuttosto che al prodotto stesso, e dall’altra al vero e proprio store manager”.

Problemi con l’acquisto legati ad esempio all’inesperienza rispetto alla tipologia di modalità d’acquisto, ma anche consulenza di immagine e cura del cliente: questi gli ambiti che riguardano i compiti della nuova figura professionale.

“Infine - proseguono da Kooomo - anche le evoluzioni che hanno caratterizzato l’esplosione del settore e-commerce, come l’ascesa dei marketplace, hanno influito sullo sviluppo di nuovi ruoli professionali”.

Oggi 1 utente su 2 compie acquisti dai marketplace e il 49% dei consumatori online cerca un prodotto direttamente su Amazon. Questa nuova centralità ha portato la nascita di un’ulteriore specializzazione.

“Parliamo del marketplace account manager - racconta Puzzo - una figura professionale in grado di ottimizzare la vendita dei prodotti dei vari brand sui diversi marketplace e comparatori di prezzo, da Amazon a Tmall, passando per quelli dedicati alla moda come Farfetch e Zalando".