Il punto di vista delle aziende: più produttività
Il 70% delle aziende intervistate ha adottato politiche di lavoro flessibile e, tra il 24% di quelle che non ne hanno ancora implementate, il 72% si mostra potenzialmente favorevole mentre solo il 6% risulta contrario.
In linea con i risultati complessivi della ricerca, coloro che lo stanno utilizzando, hanno riscontrato un aumento della produttività (84%) e un miglioramento del morale dei dipendenti (75%) e tra le pratiche di lavoro flessibile più comuni, troviamo l'orario flessibile (43%), il part-time (44%) e il lavoro ripartito (37%).
Di nuovo, tra le principali ragioni che spingono le aziende a non introdurre questa pratica vengono invece evidenziati: i possibili attriti tra coloro che lo praticano e chi no (32%), il timore che i lavoratori non lavorino a pieno regime (29%) o che il lavoro non sia distribuito equamente (22%) e la mancanza di dispositivi tecnologici (18%).
La scarsa confidenza con i dispositivi tecnologici, infatti, rappresenta, per molti una barriera per il lavoro da casa dal momento che il 40% non sa come utilizzare soluzioni di audio e web conferencing e il 43% le soluzioni di video conferencing.