Le app di incontri minacciano il BYOD

IBM Security mette in guardia chi usa applicazioni mobili di dating: il 60% è vulnerabile. A rischio anche le imprese i cui impiegati utilizzano lo smartphone per uso personale e aziendale. I consigli per difendersi.

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a cura di Gaetano Di Blasio

Gli esperti di IBM hanno analizzato l'utilizzo dei dispositivi mobili nelle imprese, verificando che tali strumenti vengono impiegati sia per lavoro sia per accedere ad applicazioni personali. In particolare, in metà di quelle visitate, per accedere ad app per incontri.

Il BYOD (Bring Your Device, cioè l'uso di un solo apparecchio per casa e ufficio) è un fenomeno ormai noto, ma il problema è che, secondo le analisi effettuate in IBM, oltre il 60% delle principali app di dating su Android è potenzialmente vulnerabile a svariati tipi di attacchi informatici, mettendo a rischio le informazioni personali dell'utente e i dati aziendali.App di incontri a rischio

Il 60% delle app per incontri su Google Play è vulnerabile

Più precisamente, gli esperti di IBM Security hanno verificato che molte di tali applicazioni danno accesso a funzionalità critiche: quali fotocamera, microfono, memoria, localizzazione GPS e informazioni di pagamento attraverso il mobile wallet.

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Il fenomeno del dating è in forte crescita in Usa ed è facile immaginare che si affermerà sempre più anche da noi. Secondo uno studio Pew Research il 10% degli statunitensi ha usato un sito o un'app di incontri, mentre il numero di persone che frequentano persone conosciute online è salito al 66%.

Purtroppo questo tipo di approccio prevede lo scambio di informazioni personali, ma, avverte Caleb Barlow, Vice President, IBM Security: "I consumatori devono fare attenzione a non rivelare troppi dati personali su queste tipologie di siti. La nostra ricerca dimostra che alcuni utenti potrebbero essere coinvolti in uno scambio di dati e in un aumento della condivisione degli stessi, che si traducono in una riduzione della sicurezza personale e della privacy".