Le favole come mezzo per imparare a comunicare in video

Abbiamo chiesto a Roberta Cavallo, come poter superare la paura e vincere le resistenze iniziali a fronte del grande beneficio che la formula dei video è in grado di offrire a chi li guarda.

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a cura di Giancarlo Calzetta

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I video, soprattutto quelli veloci e immediati, sono una forma privilegiata per parlare con gli utenti perché rappresentano un format che piace molto. Grazie alla loro formula, parlano al cuore del pubblico attraverso un linguaggio più confidenziale e meno accademico.  Spesso, però, abbiamo paura a metterci in mostra e la “telecamera”, che può essere un normale telefonino, ci spaventa.

Abbiamo chiesto a Roberta Cavallo, come poter superare questo empasse e vincere le resistenze iniziali a fronte del grande beneficio che la formula dei video è in grado di offrire a chi li guarda. Roberta è Consulente Genitoriale e Autrice ed è la Fondatrice di Bimbi Veri, la società che si occupa - o preoccupa - di trasmettere ai genitori il "libretto delle istruzioni" dei propri figli.

Non solo, è anche un personaggio televisivo.  È stata la tata del programma "4 mamme" in onda su Fox Life e ospite ai programmi Rai "La vita in diretta" e "Quelle brave ragazze" per portare il suo messaggio e dare suggerimenti utili ai genitori, per aiutarli a diventare gli aiutanti magici dei loro bambini.

Tornare bambini per sbloccare la paura di fare video

Se anche tu sei tra quelle persone che si vergognano a parlare davanti alla telecamera o hai comunque delle resistenze nel farlo, un ottimo esercizio da fare è quello di immaginare di tornare bambino e giocare a essere un regista o un presentatore della TV immaginando di avere di fronte il tuo pubblico preferito.  Riattivare “l'energia bambina” ti aiuta a tornare in un mondo di creatività e semplicità e a sviluppare un linguaggio più sciolto.  Per farlo ti basterà riportare alla mente un ricordo positivo della tua infanzia, uno di quelli che ti fa sentire bene.

Ma per continuare a esercitarti e mantenere viva questa energia, puoi ricominciare a leggere le fiabe immergendoti di nuovo in quel mondo di fantasia fatto di unicorni, draghi, gnomi, principi e principesse. Per chi approccia ai video per comunicare sé stesso, la fiaba può essere uno strumento utile e immediato proprio per imparare a fare i video.  Rispetto a un libro per adulti, la struttura delle fiabe è molto più semplice ed è quindi più semplice riconoscere il viaggio dell'eroe e i momenti topici della storia da cui prendere spunto per riadattarli e inserirli nei video.

Le fiabe inoltre racchiudono tutti gli elementi utili a rappresentare questo nuovo mondo di video con le sue difficoltà e i suoi pregi. Nella paura dell'eroe che deve affrontare il bosco, puoi riconoscere la tua di registrare un video.  Nelle sue gesta eroiche invece, puoi identificare il regalo più grande che puoi fare al tuo pubblico dandogli proprio quell'informazione che gli serve per migliorare la sua vita.

E non dimenticare che dentro ognuno di noi c'è un bambino, qualunque sia l'argomento che tratti nei tuoi video, parli a un appassionato e quando parli alla passione in automatico parli al bambino che c'è in lui.

La pozione magica

Una volta risvegliato il tuo bambino interiore, qual è la "pozione magica" che ti permette di arrivare a parlare a un grande pubblico attraverso l’utilizzo dei video?

  1. Rompi il ghiaccio. Non ci sono scappatoie, l’unico modo per iniziare è metterti effettivamente davanti al telefono e iniziare a registrare. Per superare l'inevitabile imbarazzo e la vergogna delle prime volte la soluzione è solo quella di provare e riprovare, più e più volte.
  2. Inizia a parlare degli aspetti del tuo lavoro o della tua azienda che più apprezzi, quelle che anche per te rappresentano il cuore, la parte più divertente e interessante di ciò che fai. Questo perché da un lato tu sarai sicuramente più incentivato a parlarne e dall’altro il tuo pubblico riuscirà a percepire il tuo entusiasmo e sentirsi maggiormente coinvolto.
  3. Parla alla pancia delle persone. Mettiti nei loro panni, immagina cosa prova, cosa sente il tuo pubblico e cerca di raggiungere quel canale.
  4. Punta sui tuoi punti di forza. Ognuno di noi è unico e ha una caratteristica particolare che lo contraddistingue. Trova la tua, magari chiedendo aiuto anche ad amici e conoscenti e trasmettila al pubblico strutturando i tuoi video proprio sulla base di questa caratteristica perché è qualcosa di unico tuo.

Copione vs Improvvisazione

Una volta raccolto il coraggio di addentrarsi nel mondo dei video, il cruccio di molti riguarda la strada da intraprendere, dove da un lato c'è un sentiero fatto di fiumi e fiumi di pagine di copioni e dall'altro la spontanea improvvisazione.  Se sei alle prime armi, informati e studia quelle che sono le linee guida base per comprendere come essere un buon comunicatore. Ma una volta che hai preso confidenza con la telecamera, se sei davvero padrone della tua materia allora non c'è manuale che tenga. Dì quello che devi dire, rigorosamente a spanne e vedrai che andrà tutto benissimo, perché sarai sincero e autentico.

Eventualmente puoi sempre crearti una traccia scritta per fissare i punti chiave di cui vuoi parlare, ma non forzarti a ricordare ogni singola parola, piuttosto immagina di esporla come se stessi raccontando una storia a un bambino. In questo modo puoi attivare tanto la parte razionale, quanto la parte più creativa del cervello e la loro attivazione ti aiuta a ricordare meglio cosa dire.

Ma come fare a non inciampare quando si improvvisa?  In alcuni casi è un talento naturale. Ma se questo talento non è il tuo, la soluzione è perseverare. Ascoltati e riguardati dopo ogni registrazione con gli occhi dei tuoi spettatori.  Questo allenamento ti permette di affinare la tecnica - quindi di renderti conto se ad esempio non guardi abbastanza in camera o se risulti troppo prolisso - e quindi ottimizzare i video diventando più efficace nell’esposizione e trovando di volta in volta le parole giuste per esprimere i concetti nel modo più semplice e comprensibile per il tuo pubblico.

Anche se sei un accanito fautore del “buona la prima” è importante imparare ad accettare la frustrazione di dover rifare un video, anche più volte.  Allo stesso tempo è importante comprendere come bilanciare al meglio la tua energia bambina, che fa i capricci per non rifare il video, e quella materna che invece ti dice che è proprio il caso di rifarlo. In questo modo eviti di farti bloccare dall’ossessione di non pubblicare il video finché non è perfetto perché il rischio è che non lo sia mai e quindi di non pubblicare mai.

Se ancora sei indeciso se pubblicare o no, ricorda che nel momento in cui il tuo pubblico dovrà scegliere a chi affidarsi, si affiderà a chi gli lasciato un buon ricordo.

Se riesci a creare una relazione amicale con il tuo pubblico, attraverso la tua presenza in video, e a trasmettergli delle informazioni utili, per il piacere di offrire valore e incuriosire, allora la sua scelta sarai tu.

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