Le killer application delle reti mobili

Uno studio Alcatel-Lucent avverte: il peso sulle reti mobili non dipende solo dal traffico utile e servono strategie per ottimizzare l’attività delle reti e degli smartphone

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a cura di Giuseppe Saccardi

Attenzione a non trascurare il peso della carta quando si compra il prosciutto. O a farsi rifilare pasticcini alla frutta invece che alla crema. Si finirebbe con il pagare la frutta trenta o quaranta euro al chilo invece di un paio. Meglio un ripieno di crema pasticciera, cioccolata o affini.

Le conseguenze potrebbero essere abissali. L’avvertenza, un tempo buona per le massaie che si recavano a fare la spesa, è quanto mai d’attualità, mutatis mutandi, quando si parla delle reti mobili.

Alcatel-Lucent ha condotto uno studio in una serie di Paesi per analizzare il comportamento degli utenti e il carico sulle reti mobili arrivando ad una conclusione in grado di influire decisamente sulle scelte degli operatori di rete e su quelle degli sviluppatori e dei produttori di smartphone o tablet, oltre che interessare gli stessi utenti, in eterna lotta con i problemi di autonomia delle batterie e dei limiti dei loro piani tariffari.

Gli smartphone impattano pesantemente sulle reti mobili

La ragione è semplice, spiega Alcatel-Lucent: le reti mobili – verso le quali si registra peraltro la più forte crescita del traffico e che sono oggi alle prese con l’ingresso delle nuove tecnologie 4G/LTE – hanno modalità di comportamento diverso da quelle delle reti fisse. 

Mentre queste sono sempre connesse, in gergo "always on" grazie alla loro struttura IP che ottimizza il traffico dati, nelle reti mobili le cose vanno diversamente.

Vediamo quale è il motivo.