Un paniere in via d'equalizzazione

Più 18% in totale, secondo Netcomm, ma la penetrazione è bassa rispetto al resto d'Europa. Va migliorata la user experience, puntando sull'uso degli smartphone, che sale del 63%. 19 milioni i Web shopper italiani

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a cura di Gaetano Di Blasio

Il mercato del commercio elettronico italiano, risulta ancora sbilanciato verso i servizi (54% del valore complessivo), ma, afferma Riccardo Mangiaracina, Direttore dell'Osservatorio eCommerce B2c Netcomm, realizza "una crescita degli acquisti sul fronte prodotti a un tasso quattro volte superiore rispetto a quella fatta registrare dai servizi (32% rispetto all'8%). Si sta quindi lentamente avvicinando a quello rilevato nei principali mercati stranieri, dove la componente di domanda legata ai prodotti è intorno al 70%".

Gli ordini per i servizi (assicurazioni, couponing di servizi, ricariche, ticketing per eventi, turismo e trasporti) sono stati 45 milioni, con uno scontrino medio pari a 236 euro, mentre gli ordini per i prodotti sono stati 120 milioni, con uno scontrino medio di 75 euro.

La customer journey

La customer journey

Entrando in dettaglio, il turismo, ricordiamo pari al 44% della domanda online, grazie alle prenotazioni di trasporti e alloggi vale 8.561 milioni di euro, segue l'Informatica ed elettronica di consumo, con 2.932 milioni di euro (15%), primo nei prodotti. L'abbigliamento (10%) è terzo con 1.898 milioni di euro, seguono l'editoria, con 687 milioni di euro e una crescita del 16% sostenuta dagli acquisti di libri (anche scolastici) prevalentemente presso i colossi dot com, e infine l'arredamento e home living, che con un più 48% arriva 652 milioni di euro nel 2016.

Gli acquisti in tutti gli altri comparti di prodotto (con in testa profumeria e cosmetica, giocattoli, articoli da 'bazar' di siti cinesi e merchandising dai Web delle società sportive e degli eventi musicali.

Bene l'Export elettronico

La vendita da siti italiani a consumatori stranieri, cresce nel 2016 del 17% e supera i 3,4 miliardi di euro. È la maturità dell'offerta di turismo e abbigliamento che ha premiato i due comparti più incisivi dell'export online, i quali rappresentano insieme il 78% del mercato: 42% il turismo e 36% l'abbigliamento, ma quest'ultimo dimostra di essere particolarmente interessante per il mercato estero. Infatti, l'export di abbigliamento online rappresenta ben il 42% dell'intero comparto. Merito, secondo i responsabili dell'osservatorio, di brand forti, competenze digitali sviluppate nel corso degli anni da alcune dot com italiane e da alcune boutique multibrand e di ina carenza di offerta sui canali tradizionali all'estero.

Altri comparti che hanno un'ottima reputazione all'estero sono arredamento e home living e Food&Grocery, ma contribuiscono ancora marginalmente all'Export, per via di un'offerta poco sviluppata e di alte complessità operative.

L'edizione 2016 dell'Osservatorio eCommerce B2c è realizzata con il supporto di Accenture Digital, Alpenite, Banca Sella, BRT Corriere Espresso, CartaSi, CLO Servizi Logistici, DHL, Drop, DS Smith, eBay, eBusiness Institute, FACT-Finder, Intesa Sanpaolo, Number 1, PayPal, Poste Italiane, Prestashop, SIA; Fercam, GS1 Italy, Zanox