Lenovo, la ripresa dopo la pandemia

Il gruppo consolida la sua posizione nel mercato dei dispositivi professionali, anche nel periodo di lockdown, grazie a prodotti per PMI ed enterprise

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a cura di Antonino Caffo

Lenovo ha chiuso l'anno fiscale a marzo ed è giunto il momento, per la compagnia, di fare il punto della situazione, anche per contestualizzare cosa è accaduto nei mesi di lockdown. «L'anno è stato positivo, sotto molti aspetti, visto che abbiamo ottenuto record finanziari importanti, soprattutto considerando la crisi globale, che ha contraddistinto il nostro ultimo trimestre. Pensiamo alla percentuale globale di crescita del +5,9%, che mostra come Lenovo sia un'azienda efficiente, con prodotti che possono davvero dare risposte concrete alle esigenze degli utenti» sono le parole di Emanuele Baldi, Amministratore Delegato e General Manager di Lenovo per l’Italia.

Come ci spiega Lenovo, ci sono stati segmenti più performanti di altri, come le workstation e i Chromebook, dove il gruppo è sempre ai vertici del mercato. «Nonostante una evidente riduzione della produzione, proprio nelle workstation rileviamo un market share del 24,1%. Questo ci consente di guardare al futuro con positività, potendo sviluppare nuove soluzioni».

In EMEA, Lenovo ha addirittura raggiunto una fetta di mercato più ampia, con una curva che vede una contrazione comprensibile da febbraio a maggio, ma con un margine che si è sempre mantenuto in linea con gli orizzonti di crescita. Passando all'Italia, il Q4 ha portato dati ottimi, soprattutto grazie all'arrivo di dispositivi, per le PMI e il mondo enterprise, accolti con favore con il boom del telelavoro. «Abbiamo superato il 21% nel segmento delle piccole e medie imprese che, come sappiamo, rappresentano il grosso della clientela nazionale» continua Baldi.

Lo scenario delle workstation

Nell'area commercial, Lenovo ha iniziato tre anni fa a investire nel segmento workstation, la cui categoria ha chiuso l'anno fiscale in doppia cifra. La famiglia ThinkPad, ossia quella di punta, cresce nell'ordine del 40%, beneficiando anche dell'arrivo dei servizi addizionali alle vendite del gruppo, tra cui un'assistenza dedicata. Oltre a ciò, Lenovo vede buone prospettive nel panorama "visual", ossia dei monitor, dove la compagnia spera di colmare il gap con la concorrenza.

Un'analisi del lavoro post Covid-19

«Il 2020 ha cambiato molte cose, con la pandemia che ci ha costretto a ripensare le nostre modalità di approccio agli scenari di vendita». Così l'AD introduce il tema che ha sconvolto le nostre esistenze, solo qualche mese fa. «In poche ore, milioni di lavoratori sono passati dallo svolgere la loro professione dall'ufficio a casa e a tale trend, Lenovo ha risposto conducendo uno studio globale (anche in Italia) che ha tentato di spiegare come sia evoluto il mondo del lavoro dal lockdown in poi».

«Uno dei timori dei manager è da sempre quello che le persone, da casa, siano poco produttive. Una simile paura è aumentata con il Covid-19 ma i dati dimostrano diversamente. Oltre il 90% degli intervistati ha dichiarato di lavorare di più in ambiente domestico, tanto che gli stessi datori di lavoro sono convinti che la modalità resterà anche nei prossimi mesi».

Questo crea una sfida essenziale: come faremo domani a combinare i grandi plus che abbiamo scoperto stando a casa con quelli che da sempre accompagnano la prossimità di colleghi ed esperienze?. A ciò, l'analisi condotta da Lenovo aggiunge altri elementi, come la rinnovata attenzione alla sicurezza delle reti aziendali a cui ora si accede da un perimetro poco protetto, ai tentativi di sottrazione di dati sensibili e informazioni private.

Dal suo ambito di competenza, il gruppo ha pensato proprio a sviluppare soluzioni che tenessero in considerazione tutto questo, anche in maniera previsionale, visto che il grosso dei prodotti era stato svelato al CES di gennaio a Las Vegas.

Ad esempio il ThinkCentre M75n, il più piccolo desktop presente nel portfolio ThinkCentre progettato per soddisfare i bisogni professionali e la trasformazione degli spazi di lavoro. Dotato di processori Amd Ryzen Pro, con memoria a stato solido e Windows 10, M75n offre prestazioni desktop, con funzionalità di sicurezza per consentire gli utenti di concentrarsi esclusivamente sulle loro attività quotidiane. Come Modern Standby, che permette di ricevere e-mail, chiamate Voice over IP e messaggi istantanei mentre il dispositivo è in stand-by, quindi riprendere rapidamente a funzionare completamente.

Ma anche ThinkSmart View, con Microsoft Teams per la collaborazione nell’ambiente di lavoro. Questo dispositivo punta a fornire un'esperienza di collaborazione ottimale, visto che può essere spostato con facilità e usato per gestire gli appuntamenti sul calendario, partecipare a videocall e visualizzare documenti. ThinkCentre M75n sarà disponibile a breve, mentre ThinkSmart View lo è già a 320 euro più IVA.