L'informatica al servizio dei diversamente abili

Ricoh partecipa all'hackathon inclusivo, la maratona informatica organizzata da Cuore Digitale per premiare l'innovazione tecnologica per i non vedenti

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a cura di Giuseppe Saccardi

L'Associazione non-profit Cuore Digitale ha organizzato per il 29 e 30 settembre 2016 presso la sala di "Roma per il Giubileo" (Via dei Penitenziari, 14 - Roma) una maratona informatica, denominata hackathon, che vedrà come protagonisti start up, maker, sviluppatori, studenti e ricercatori (30 partecipanti suddivisi in 5 team).

Si sfideranno con l'obiettivo di realizzare in 48 ore un prototipo digitale che aiuti a migliorare la qualità della vita delle persone non vedenti.

Andrea Gombac Ricoh Italia

Andrea Gombac

Durante hackathon si terrà un corso per lo sviluppo di App a cui parteciperanno non vedenti e ipovedenti.

L'iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Senato della Repubblica, di Roma Capitale, dell'Università di Tor Vergata e di Roma per il Giubileo.

"Cuore Digitale - spiega Gianluca Ricci, presidente e fondatore dell'associazione - è nata con l'obiettivo di promuovere e divulgare la cultura digitale nell'ambito del sociale. Per noi è importante la collaborazione delle aziende che, come Ricoh, credono nella responsabilità sociale d'impresa e nel contributo che le tecnologie digitali possono dare all'innovazione per la disabilità. Perché, come dico spesso: anche il digitale non va avanti senza cuore...".  

Le tecnologie proposte saranno valutate da una giuria di cui fa parte Andrea Gombac, Director Customer Service & Corporate Social Responsibility di Ricoh Italia. Alla squadra vincitrice verrà data la possibilità di accedere a uno spazio di coworking e di ultimare il prototipo.

"Ricoh Italia crede nell'innovazione sostenibile e solidale e per questo ha deciso di supportare la sfida creativa promossa da Cuore Digitale. Collaborando con questa associazione vogliamo dare visibilità alla tecnologia a favore del sociale affinché iniziative come queste possano contribuire alla creazione di un ecosistema che valorizzi la solidarietà digitale", ha  commentato Gombac.