Lo storage ad alte prestazioni di IBM sempre più definito dal software

Con la versione 4.1 di Elastic Storage e la nuova famiglia di appliance flash, il vendor propone soluzioni adatte a rispondere alle sfide di cloud, big data e analytics

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a cura di Riccardo Florio

Prosegue l'impegno di IBM verso soluzioni software adatte a supportare la crescente mole di informazioni alimentata da cloud, big data e analytics.

Con il rilascio della versione 4.1 di Elastic Storage, la soluzione di storage software-defined indirizzata alle realtà enterprise con esigenze spinte di gestione di grosse moli di dati distribuiti su scala globale, IBM incrementa ulteriormente le funzionalità di gestione di dati e file nonché il livello di prestazioni e di sicurezza.

Ricordiamo che Elastic Storage si basa sulla tecnologia IBM GPFS (General Parallel File System) ed è in grado di fornire gestione semplificata dei dati e di mettere a disposizione strumenti integrati per il ciclo di vita delle informazioni adatti a gestire Petabyte di dati e miliardi di file.

IBM GPFS è la tecnologia abilitante per lo storage software-defined indirizzato alle aziende enterprise

Elastic Storage fornisce accesso parallelo ai dati e permette di mettere a fattor comune risorse hardware storage eterogenee e distribuite geograficamente all'interno di un unico spazio dei nomi (namespace). Inoltre, questa soluzione di tipo software-defined fornisce funzioni di alta disponibilità e affidabilità attraverso tecnologie uniche, tra cui Elastic Storage Native RAID (GNR).

In particolare, la versione 4.1 introduce funzionalità native di cifratura e cancellazione sicura e incrementa il livello prestazionale grazie a funzioni di cache su memoria Flash dal lato dei server.

È stata anche incrementata l'usabilità con miglioramenti delle funzioni di data migration, backup/restore e delle tecnologia FPO (File Placement Optimizer) e AFM (Active File Management).