L'acquisizione della startup umbra di cybersicurezza SaferBytes da parte del colosso californiano del settore Malwarebytes, da poco annunciata, può essere considerata una storia imprenditoriale di successo. In un periodo in cui tante piccole realtà sono costrette a chiudere i battenti la parabola di SaferBytes, fondata nel 2012 a Perugia dall'attuale CEO Marco Giuliani, dimostra infatti che idee e capacità di innovare sono sempre vincenti.
"Siamo impegnati nel proteggere i nostri clienti dalle minacce più pericolose attraverso la ricerca continua sulle nostre tecnologie. Aggiungere Saferbytes al nostro team è un passo cruciale per incrementare la nostra capacità di risposta ed espandere la nostra presenza su scala globale", ha spiegato il CEO di Malwarebytes Marcin Kleczynski. "Siamo stati incredibilmente colpiti da quello che hanno costruito e non vediamo l'ora di lavorare insieme per sviluppare prodotti contro le minacce informatiche".
L'oggetto di tanta ammirazione è il Deepviz Malware Analysis Engine. Si tratta di un motore antivirus cloud based in grado di imparare autonomamente che consente di partire dall'analisi di un semplice indirizzo IP, dominio, stringa, nome file, e-mail o qualsiasi altra cosa, per ricostruire l'intera storia di un attacco mirato, identificando così domini dannosi, malware e infrastrutture C&C.
Nel breve termine Deepviz manterrà il proprio nome e sarà distribuito sotto il brand Malwarebytes. L'azienda statunitense ritiene che ciò aiuterà la diffusione del proprio brand in Europa, Asia e altri paesi al di fuori degli Stati Uniti. Malwarebytes inoltre integrerà nei propri prodotti molte delle tecnologie proprietarie sviluppate da SaferBytes.