Mercenari, contractor e mobile. Le nuove vulnerabilità secondo Kaspersky

Il vendor si avvicina agli universitari alla ricerca di giovani collaboratori da arruolare nello studio di nuove tecnologe di difesa. Allerta sui trend attuali e futuri degli attacchi alla sicurezza

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a cura di Loris Frezzato

Si è tenuta a fine anno, presso il Politecnico di Milano, l'ultima tappa del tour che ha portato Kaspersky Lab a incontrare gli universitari di vari Paesi, per capire come gli studenti vivono la cyber security e per coinvolgerli in attività che hanno previsto anche la distribuzione di premi in denaro.

"Lo scopo è di attingere ai bacini universitari per trovare studenti che possano diventare ricercatori - dichiara Aldo Del Bò, managing director di Kaspersky Lab Italia -, in maniera da arricchire le nostre tecnologie anche con idee nuove".

Un segnale di dinamicità che il vendor sta mostrando anche nell'assunzione di organico, che in Italia oggi conta 43 persone e che entro il 2014 è previsto arriveranno a 60 unità, molti dei quali con incarichi commerciali. Intanto il forecast 2013 per l'Italia, che era fissato a 21 milioni di euro, è stato superato, e Kaspersky si incammina per portare a casa i 27 milioni previsti per il 2014.

Tre gli ambiti su cui il vendor punta, dal Retail, su cui sono stimate crescite, dalle vendite online, per le quali è stato da poco lanciato il nuovo sito, e dal Large Enterprise "vero obiettivo per i prossimi anni - riprende Del Bò - su cui impiegheremo la maggior parte delle nuove persone assunte".

Al punto che il target europeo per il 2016, fissato in 500 milioni di euro, ci si aspetta sarà in gran parte generato proprio dal segmento business. E che l'eterna lotta contro la criminalità digitale sia in pieno fermento pare essere confermata, oltre che dal successo sul mercato delle soluzioni Kaspersky, anche, ovviamente, dai trend in atto e da quelli emergenti.

"Nel corso del 2013 abbiamo evidenziato 3 trend principali - conferma Marco Preuss, responsabile della ricerca presso Kaspersky Lab -, innanzitutto una forte crescita numerica degli attacchi, in secondo luogo l'aumento dell'interesse verso obiettivi aziendali e, infine, l'affacciarsi di attacchi sulla sicurezza informatica tra diverse Nazioni".

Marco Preuss - responsabile della ricerca presso Kaspersky Lab

"I laboratori di Kaspersky hanno rilevato nel 2013 ben 315.000 nuovi maliciuos file ogni giorno, quando solo un anno prima erano 200.000. Gli attacchi da browser sono praticamente raddoppiati negli ultimi due anni, e Internet si colloca al primo posto come fonte di infezione. Crescono le campagne di cyber spionaggio, e a sponsorizzarle sono spesso le agenzie dei vari Stati, aziende che vogliono colpire competitor oppure gli hacktivisti, per motivi socio-politici".

Gli obiettivi sono, ovviamente, il guadagno di soldi in primis, ma anche la possibilità di raggiugìngere informazioni riservate, il sabotaggio e il danneggiamento della reputazione di aziende con lo scopo di causarne perdite economiche. 

Ma una volta identificati i punti deboli degli attacchi e le modalità, ecco farsi avanti nuove tendenze, che Kaspersky allerta saranno da tenere d'occhio per l'anno nuovo: "Emerge la figura del mercenario - riprende Preuss -, persone che stanno agli ordini di chi li paga e che sono in grado di preparare attacchi estremamente mirati. E se le aziende, soprattutto quelle strutturate e con una buona percezione della necessità di proteggersi, sono coperte, si cerca di aggirare l'ostacolo e colpire su fronti meno protetti, ossia quelli dei contractor, spesso piccole aziende fornitrici, per arrivare al vero obiettivo, che è la grande impresa".

"Infine, attendiamoci una moltiplicazione degli attacchi attraverso i dispositivi mobile, sempre più connessi  e sempre più collegati all'azienda o alle informazioni sensibili. E il vero pericolo, attualmente, è nei dispositivi Android, che attualmente rappresentano il 98% dei bersagli di attacchi".