Micro Focus: i CIO trascurano la velocità di risposta del sito

Una ricerca commissionata da Micro Focus a Vanson Bourne evidenzia i rischi legati ai lenti tempi di risposta del sito Web aziendale e segnala la carente attenzione per questo tema da parte dei CIO delle realtà enterprise

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a cura di Riccardo Florio

Anche piccoli ritardi nei tempi di risposta di un sito Web possono avere importanti ripercussioni sulla soddisfazione del cliente e sul numero di pagine visitate. È il dato che emerge dalla ricerca commissionata a Vanson Bourne da Borland, società posseduta da Micro Focus, che ha coinvolto 590 IT decision maker in nove paesi, provenienti da aziende dotate di mainframe e con oltre 501 dipendenti, in diversi settori industriali.

Le aziende hanno evidenziato una scarsa attenzione al monitoraggio delle prestazioni del proprio sito Web e oltre un quarto dei CIO ha dichiarato di non essere a conoscenza dei tempi di risposta del sito aziendale, in relazione a operazioni anche molto critiche, tra cui gli acquisti e le transazioni online e la possibilità di recupero dei dati degli utenti registrati.

La disattenzione verso questo tema si manifesta in modo ancora più evidente in relazione alle applicazioni Web accessibili da dispositivi mobili. Il 34% dei CIO non considera i tempi di upload del sito da dispositivi mobili e il 36% non effettua controlli sulla velocità delle applicazioni da mobile.

Inoltre, il 44% dei CIO intervistati non effettua simulazioni di performance del sito o attività di testing. Spesso ciò è legato alla mancanza di comunicazione tra marketing e reparto IT, dato che il 69% dei CIO ha dichiarato di non essere a conoscenza delle promozioni marketing e, conseguentemente, di non essere in grado di pianificare azioni per garantire migliori prestazioni del sito.

"Gli utenti, al giorno d’oggi, evitano i siti con tempi lunghi di risposta - ha dichiarato Valentino Magri, solution consulting team leader di Micro Focus Italia -. Questi risultati sono dunque molto sorprendenti; l’88% dei navigatori ha una scarsa propensione a visitare nuovamente un sito Web dopo un'esperienza negativa e quindi, conservare un approccio di tipo passivo rispetto alle prestazioni del proprio sito Web significa correre gravi rischi in termini di reputazione e, per i siti di e-commerce, anche in termini di ricavi".

I risultati della ricerca sono disponibili al seguente link.