Micro Focus rinvigorisce il 'vecchio' software delle aziende

Modernizzazione delle applicazioni, rehosting e testing del software. Questi gli ambiti coperti dal vendor per gli sviluppatori che possono proporsi alle aziende garantendo un refreshing degli applicativi esistenti a costi contenuti

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a cura di Loris Frezzato

Tempi (abbastanza) buoni per gli sviluppatori. E per chi fornisce loro strumenti per il proprio lavoro, come Micro Focus, azienda focalizzata in soluzioni per l'ammodernamento del software e per il testing, che indirizza proprio a una clientela di sviluppatori di applicazioni, sui quali sono attivi anche alcuni partner di canale, con un ruolo principalmente consulenziale.

Tempi buoni avvalorati dai risultati ottenuti dal vendor, che ha chiuso un anno fiscale con crescite di profittabilità a livello mondiale del 42% "e che in Italia sono ancora superiori, dove abbiamo avuto un aumento in fatturato del 6% - commenta Pierdomenico Iannarelli, country manager di Micro Focus Italia -, sostanzialmente flat, ma con risultati che almeno non sono negativi, visti i momenti che sta vivendo il mercato".

"Si è trattato di un anno di assestamento, che ha dovuto 'digerire l'entrata sotto le responsabilità italiane anche dell'area del Middle East. Come anche le acquisizioni di Borland e Compuware, e la relativa integrazione delle loro offerte, che ha richiesto tempo, ma che ora ci consente di tornare dai clienti anche con nuovi prodotti". 

Pierdomenico Iannarelli - country manager di Micro Focus Italia

Risultati che per il country manager rappresentano il frutto della soliditá dei prodotti Micro Focus: "Una solidità riconosciuta nel tempo, essendoci sul mercato soluzioni mission critical che funzionano da oltre 25 anni, un'immagine di azienda che fornisce soluzioni stabili ai propri clienti, a cui è in grado di fornire consulenza 'disinteressata', al di lá dei prodotti".

"Abbiamo, infatti, creduto che fosse meglio costruire il futuro senza distruggere il passato che è presente nelle aziende, per questo abbiamo creato una divisione chiamata M&M, dedicata proprio al modernamento delle applicazioni presenti in azienda, per il riutilizzo delle applicazioni scritte in linguaggi meno attuali". 

Un modo, questo, che consente a Micro Focus di proporsi alle aziende in veste di consulente, senza basarsi meramente sulla proposizione d'offerta, "con strumenti nati per creare comunicazione tra l'ambiente mainframe e quello open - interviene Giuseppe Gigante, regional marketing manager IGME di Micro Focus -. E la crisi, in questo senso, ci ha in qualche modo 'aiutato', perchè la nostra logica si sposa con le aumentate richieste di risparmio economico dei clienti. Oggi, infatti, ai progetti vengono richiesti dei tempi di payback veloci, non oltre gli 8-12 mesi, e riscrivere daccapo delle applicazioni con linguaggi moderni in così poco tempo è impossibile, mentre si può rimodernare l'esistente, in breve tempo, grazie alle nostre soluzioni". 

Giuseppe Gigante - regional marketing manager IGME di Micro Focus

Una strategia, quella del vendor, che si esplica su tre fronti. Uno rivolto agli ISV, tra cui si annoverano Teamsystem, Zucchetti, Wolters Kluvers, e Studio Pharma, che si rivolgono alle PMI, beneficiando di Visual Cobol per collegare il mondo Java e Cobol. Altro ambito d'offerta è quello delle soluzioni di testing e performing, utilizzate soprattutto nell'area del Mobile. Infine, il già citato tema delle modernizzazioni, "che ci fa coprire le applicazioni in ambito enterprise, in ambienti mission critical" conclude Iannarelli.

Un tema, quest'ultimo, che il vendor pone in maniera trasversale sulla propria strategia d'approccio al mercato, compresa la Mobility, da intendere come modernizzazione per potere utilizzare applicazioni in cloud e da remoto. Tutto a beneficio dei costi, a garanzia, nel caso di processi di modernizzazione e di rehosting, di un risparmio di Opex che il vendor calcola essere tra il 30 e il 60%.