Migliorare il work-life balance con la pianificazione flessibile

Come le aziende possono utilizzare i dati per aumentare la flessibilità dei dipendenti e favorire contemporaneamente la crescita aziendale.

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a cura di Dario Orlandi

SD Worx, il principale fornitore europeo di servizi HR, ha pubblicato una ricerca che mostra come la pianificazione della forza lavoro possa essere un fattore di crescita per le aziende.

Le aziende possono migliorare la loro flessibilità lavorativa connettendo i loro sistemi HR e utilizzando in modo più intelligente i dati a disposizione. Questo adattamento è importante per rispondere alle esigenze dei dipendenti, che oggi preferiscono orari di lavoro flessibili che si adattino alla loro vita privata.

In Italia e in Europa, una percentuale significativa di dipendenti sceglie un'azienda in base alla flessibilità del lavoro.

Solo una minoranza di dipendenti in Italia ritiene però che la propria azienda stia lavorando per migliorare il lavoro-vita privata attraverso maggiore flessibilità. La maggioranza pensa che ciò non sia ancora un obiettivo prioritario per l'azienda.

Flessibilità grazie ai dati

Le aziende possono aumentare l'efficienza dei propri dipendenti utilizzando i dati. Il 76% dei dipendenti italiani tiene traccia dei propri orari di lavoro e il 46% utilizza sistemi di registrazione.

L'Italia è al sesto posto in Europa in termini di registrazione degli orari di lavoro, preceduta da Norvegia, Spagna, Germania, Svezia e Finlandia. La registrazione degli orari di lavoro migliora il work-life balance per il 47% dei dipendenti in Italia.

Le aziende dovrebbero utilizzare l'analisi dei dati per migliorare la pianificazione della forza lavoro e aumentare la flessibilità per i dipendenti. Solo il 40% dei dipendenti italiani ha orari di lavoro flessibili e il 59% ritiene che le aziende non abbiano come obiettivo principale migliorare il bilanciamento tra lavoro e vita privata.

In Europa, un’azienda su tre investe in applicazioni ESS (Employee Self-Service) che consentono ai dipendenti di inserire e gestire i propri dati per la pianificazione della forza lavoro. In Italia invece solo il 14% delle aziende utilizza queste applicazioni, anche se il 66% ritiene importante l'HR reporting e data analytics.

Le regioni Nordiche (30%) e Irlanda (29%) sono leader nell'utilizzo di questi strumenti. L'investimento in queste applicazioni rende i dipendenti responsabili del controllo dei propri orari di lavoro, liberando il reparto HR dall'elaborazione manuale delle presenze e delle ore lavorate.

Bruce Fecheyr-Lippens, Chief People Officer di SD Worx, ha commentato: “Vediamo un numero crescente di aziende che decidono consapevolmente di fare un uso più coerente e intelligente dei dati. Adottando un approccio olistico che si concentra sia sui dati quantitativi (sulla capacità) sia su quelli qualitativi (sulle competenze e sui talenti dei dipendenti), le aziende possono concentrarsi maggiormente sulla perfetta corrispondenza tra talenti, incarichi e tempo disponibile”.