Minori commissioni per Bancomat e carte di credito

Il Consiglio dei Ministri ieri ha approvato il decreto che recepisce la direttiva dell'Ue sui servizi di pagamento nel mercato interno.

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a cura di Dario D'Elia

Le commissioni interbancarie sui pagamenti elettronici dal 2020 saranno più basse grazie a un emendamento approvato ieri dal Consiglio dei Ministri che recepisce la direttiva europea PSD 2 - Payment Services Directive e IFR - Interchange Fees Regulation.

Rispetto al primo testo italiano sono state integrate altre novità che dovrebbero "aumentare la trasparenza e la tutela per i nuovi prestatori di servizi di pagamento e per i consumatori".

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Ad ogni modo uno dei punti chiave è l'imposizione di un tetto dello 0,3% sul valore delle operazioni effettuate con carta di credito e dello 0,2% per quelli con carta di debito e prepagata. In pratica gli esercenti dovrebbero pagare meno la gestione dei pagamenti digitali, ma Confesercenti, che rappresentante le PMI dei settori commercio, turismo e servizi, è di diverso avviso.

"Il recepimento da parte dell'Italia del tetto Ue alle commissioni interbancarie avrà efficacia, e a partire dal 2020, solo sulle banche", sostiene l'associazione di categoria. La norma sul tavolo del CdM prevede infatti il solo taglio delle commissioni interbancarie, ed in particolare per quelle di importo inferiore a 5 euro, e non le commissioni pagate dagli esercenti che accettano pagamenti con il POS. L'intervento non riguarda dunque direttamente gli utenti finali e si rivelerà un fatto positivo solo se il beneficio si trasmetterà alle imprese e ai consumatori". 

In effetti al di sopra dei 5 euro i vantaggi per i piccoli commercianti potrebbero essere minimi, anche perché la gestione delle carte comprende altri costi come ad esempio canoni sul POS, abbonamenti di servizio, etc.

I titolari dei conti beneficeranno "di un regime di responsabilità ridotta in caso di pagamenti non autorizzati: viene ridotta da 150 a 50 euro la franchigia massima a carico degli utenti". Inoltre si conferma il divieto di applicare un sovrapprezzo per l'utilizzo di un determinato strumento di pagamento (surcharge). E finalmente è stata risolta anche la criticità che si era manifestata con le donazioni: potranno essere effettuate tramite conto o credito telefonico nel limite di spesa di 50 euro per singola operazione e comunque di 300 euro mensili.

"Per quanto riguarda i controlli, il decreto designa quali autorità nazionali competenti ad assicurare l'osservanza delle relative disposizioni di attuazione della direttiva e del Regolamento la Banca d'Italia e, per alcune specifiche disposizioni, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato", puntualizza la nota del CdM.

"Infine, è aggiornata l'entità delle sanzioni amministrative pecuniarie applicabili, distinguendo tra quelle applicabili alle società o agli enti e quelle applicabili alle persone fisiche".