Mobile adv nel rispetto dell’etica

Ma è possibile fare mobile adv rispettando l’etica e la scelta dell’utente? Ce ne parla Francesca Lerario, Managing Director di Ogury Italia.

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a cura di Giacomo Todeschini

Editor

Il mercato mobile prende sempre più importanza ogni anno che passa, grazie a una diffusione e una potenza sempre maggiore dei dispositivi. Soprattutto sul lato pubblicitario le opportunità sono veramente tante. Ma
come è possibile fare mobile adv rispettando l’etica e la scelta dell’utente?

A parlarci di questo argomento, nella puntata di Imprenditori in Video per Social Video Marketing con Manabe Repici, è Francesca Lerario, Managing Director Southern Europe di Ogury, uno dei più importanti player del settore del mobile advertising.

Pubblicità su mobile che Ogury ha deciso di affrontare in modo differente, utilizzando ads utili, sicure e che rispettano l’utente finale. Il tutto con grande attenzione ai principi di brand protection, data safety e protezione dalle frodi.

Grazie alla sua grande esperienza in materia, Francesca Lerario ci parla del dietro le quinte del mobile advertising, raccontandoci come sia possibile ottenere il massimo da esso, rispettando l’utente e, al contempo, massimizzando il proprio ritorno.

Centrare il target   

Ogury Italia, di cui Francesca Lerario è Managing Director, è un’azienda tech che ha come obiettivo quello di fare comunicazione sui dispositivi mobile. In sostanza, si occupa di gestire spazi pubblicitari nelle app presenti su smartphone e tablet.

Ma quali sono le principali differenze tra l’advertising classico e quello su mobile? Smartphone e tablet, come affermato da Francesca Lerario a Manabe Repici, a differenza dei PC sono dispositivi che fanno trasparire maggiormente le caratteristiche personali dell’utente.

Di conseguenza, su mobile è possibile offrire contenuti ancor più centrati sulla persona, grazie ad algoritmi e altri sistemi. Contestualmente, è possibile proporre campagne di marketing ancora più efficaci per le aziende.

Attività che Ogury svolge con tecnologie proprietarie, che riescono a capire abitudini e interessi degli utenti, offrendo loro contenuti a cui sono realmente interessati e aumentando l’efficacia della pubblicità per l’azienda. Il tutto nel rispetto dell’utente.

Tra i vari formati di Ogury possiamo citare Video Chooser, una modalità di inserzione pubblicitaria che permette all’utente di scegliere tre diverse pubblicità da poter guardare. In questo modo, come dichiarato da Francesca Lerario a Manabe Repici, Ogury riesce ad aumentare l’interesse dello spettatore e a rendere il contenuto più efficace per l’azienda cliente.

Video Chooser può essere sfruttato per fare ricerche di mercato, utilizzandolo ad esempio per proporre tre differenti contenuti del medesimo brand e osservare quale di essi performa meglio per un determinato cliente.

Si tratta di un formato nato dopo una lunga sperimentazione, perfettamente in linea con il rispetto dell’utente, a cui viene dato potere di scelta. Una situazione win-win, in cui anche l’azienda riesce ad aumentare l’esposizione dei propri contenuti.

Data Safety e rispetto dell’utente

Un altro aspetto importantissimo relativo all’etica, e decisamente scottante in questo periodo storico, è poi quello relativo alla privacy degli utenti e alla circolazione dei loro dati su Internet. Come è possibile per un utente difendere la propria privacy?

Il consiglio di Francesca Lerario è quello di leggere bene a cosa si dà il consenso ogni qualvolta si scarica una nuova app o si entra in un sito nuovo, per capire come si viene monitorati e che dati vengono tracciati.

Fortunatamente per gli utenti finali, la regolamentazione sta andando verso il rendere più comprensibili e intelligibili le varie schermate di consenso, con tutte le relative informazioni che devono ad esempio ora essere rinchiuse in una singola pagina.

Il Data Safety è un principio che, come dichiarato da Francesca Lerario a Manabe Repici durante Imprenditori in Video, sta molto a cuore a Ogury. Principio che viene approfondito in ogni suo dettaglio, come la raccolta del consenso dell’utente in modo consapevole e la possibilità da parte del consumatore di poter tracciare e modificare in ogni momento le proprie preferenze e i propri consensi.

Mobile adv per le aziende

Ma se un’azienda volesse pubblicizzare i propri prodotti e servizi tramite mobile advertising, quali sarebbero i consigli per ottenere il massimo da tale forma di comunicazione? Il primo è sicuramente quello di produrre contenuti pubblicitari veloci, da massimo dieci secondi di durata, puntando sul comunicare lo stretto necessario per creare engagement nell’utente.

Altri consigli in materia dati da Francesca Lerario a Manabe Repici sono poi quelli di non forzare mai la visione del contenuto, demandandolo ad esempio a una piccola finestra, e di rendere il contenuto il più accattivante possibile e centrato sul canale. Riproporre una pubblicità pensata per la TV o altri mezzi sarebbe infatti il modo peggiore di approcciare il mobile adv.

Una volta fatta una campagna di advertising, com’è possibile valutarne la bontà? Purtroppo non esistono dei KPI specifici. Il tracciamento è complesso, come del resto per le altre forme pubblicitarie, ma è possibile concentrarsi soprattutto sulla visibilità del contenuto da parte dell’utente e sul completion rate, ossia sulla percentuale di visualizzazione dell’adv.

In definitiva, secondo Francesca Lerario il mobile advertising è una forma di comunicazione utilizzata soprattutto dalle grandi imprese, ma che sta pian piano venendo approcciato anche dalle PMI. Un’opportunità che nessuna società, grande o piccola che sia, dovrebbe farsi scappare, viste le grandi potenzialità di tale forma di comunicazione pubblicitaria.

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