Modelli di sviluppo per un business che cambia - PARTE 1 -

Le esigenze di mercato hanno determinato nel tempo il proliferare di differenti modelli per il processo di sviluppo software. Una rassegna in 4 parti cominciando dal modello a cascata, iterativo e a spirale.

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a cura di Riccardo Florio

Il ciclo di vita di sviluppo del software definisce le attività che vengono svolte in ogni fase del processo di creazione del codice, dalla pianificazione alla manutenzione.

Le attività che definiscono questo framework possono essere ricondotte a una serie di fasi specifiche che sono state anche definite all’interno dello standard internazionale siglato ISO/IEC 12207 e che, tipicamente, possono essere descritte come segue:

  • pianificazione e analisi di requisiti,
  • definizione dei requisiti,
  • progettazione dell’architettura di prodotto,
  • sviluppo del prodotto,
  • test del prodotto,
  • distribuzione nel mercato,
  • manutenzione.

Se le fasi sono più o meno facilmente definibili, i modelli utilizzabili per conseguirle sono, invece, molto differenziati e, nel corso degli anni, si sono sempre più diversificati per rispondere alle nuove esigenze di business e alle richieste del mercato.

Questo ha determinato il proliferare di una molteplicità di modelli per il processo di sviluppo software ciascuno dei quali segue una serie di passaggi unici al fine di assicurare il successo del risultato finale, mantenendo specifici vantaggi e svantaggi in relazione alle esigenze di utilizzo, al target o alle caratteristiche del team di sviluppo.

Di conseguenza, anche i modelli più datati, trovano la loro ragion d’esser in specifici ambiti di utilizzo.