Plasmare il mondo del lavoro investendo sui dipendenti e sull'IA

Satya Nadella ha individuato tre tendenze che guideranno il progresso nel mondo del lavoro e l'innovazione aziendale.

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a cura di Marina Londei

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L'inizio di un nuovo anno porta sempre le aziende a fare un bilancio sui risultati ottenuti in quello precedente, ma soprattutto a cercare di capire come evolverà il nuovo. Le condizioni politiche e socio-economiche sono sempre più instabili e questo si riflette anche sul mondo del lavoro; cosa ci attende nel prossimo futuro e come cambierà il lavoro in risposta alle nuove esigenze delle persone?

Satya Nadella, CEO di Microsoft, ha condiviso il suo punto di vista durante il World Economic Forum tenutosi dal 16 al 20 gennaio scorso. L'amministratore delegato dell'azienda di Redmond ha individuato tre trend principali da seguire che, secondo lui, guideranno il cambiamento del mondo del lavoro nel 2023.

Ridurre lo stress dei dipendenti e la paranoia da produttività

Il lavoro ibrido e remoto è tutt'oggi oggetto di discussione nelle aziende, un argomento ancora "caldo" che vede contrapposti i dipendenti, che chiedono più flessibilità di luogo e orario di lavoro, e dall'altra i manager, che per la maggior parte preferiscono il lavoro in presenza per avere più controllo sulla produttività dei lavoratori.

Ciò causa quella che viene chiamata "paranoia da produttività", una situazione deleteria per i dipendenti che si ritrovano oppressi dalle richieste sempre più esigenti dei leader e dalla loro scarsa fiducia sulla produttività. Sempre più persone accusano forte stress in ambito lavorativo, arrivando persino al burnout, perché i manager non si fidano del lavoro svolto e delle ore lavorate dichiarate.

Secondo Nadella la paranoia da produttività sarà uno dei temi principali da affrontare nel 2023. "Dovremmo concentrarci sui risultati e riscoprire nuovi pattern per il lavoro di successo" ha spiegato il CEO di Microsoft, invitando le aziende a rivedere i piani di valutazione dei dipendenti, adattandoli alle nuove modalità di lavoro.

L'IA supporta i lavoratori - non li sostituisce

Durante il forum si è parlato anche dell'intelligenza artificiale e del ruolo che avrà nel mondo del lavoro. Con l'ascesa e il continuo miglioramento dei modelli generativi il timore di molti è che molte figure possano essere sostituite dall'IA, compresi i programmatori.

Secondo Nadella il machine learning e le tecnologie generative col tempo si faranno carico di molti dei task ripetitivi dei dipendenti, ma ciò non significa che li sostituiranno: l'IA sarà una sorta di "co-pilota" che supporterà i lavoratori nelle loro responsabilità, facilitandogli il lavoro e lasciandogli la possibilità di svolgere i compiti più creativi, ai quali l'automazione non sempre può sopperire.

Le soft skill come chiave del successo

Le persone e le loro capacità rimarranno il fulcro del mondo del lavoro. Nei prossimi anni le aziende tenderanno a investire su skill specifiche legate per lo più al problem-solving e all'autogestione. Il pensiero analitico e critico, la capacità di innovare e lo sviluppo di nuove strategie di apprendimento saranno le abilità chiave per avere successo nel lavoro.

I dipendenti dovranno sviluppare queste skill se non ne sono già in possesso; le imprese, da parte loro, dovranno supportare i propri lavoratori in questo processo di crescita, investendo sulla connessione tra le persone e il progresso dei singoli.

Più che le tecnologie, saranno le persone al centro del cambiamento che coinvolgerà l'intero mondo del lavoro. Nonostante la tecnologia progredisca a vista d'occhio, i dipendenti e le loro abilità rimarranno il vero fulcro dell'innovazione.