NetApp ha annunciato nuovi software, servizi e partnership volti a rendere più semplice la gestione dei dati fra diversi cloud.
Nello specifico, l'annuncio riguarda la nuova versione del sistema operativo per lo storage NetApp Clustered Data ONTAP, oltre a Cloud ONTAP, OnCommand Cloud Manager e NetApp Private Storage per il cloud.
NetApp Metro Cluster è un servizio che abilita il backup sincrono sino a 200 Km
Mediante l'unione di tutti questi prodotti NetApp si è proposta di consentire alle aziende di migrare al cloud ibrido senza per questo dover rinunciare al controllo esercitato sui propri dati e sfruttando una elevata possibilità di scelta in termini di mix, organizzazione e orchestrazione di risorse del cloud pubblico e di quello privato.
Mentre il cloud ibrido continua a guadagnare interesse, NetApp ritiene che per eseguire la transizione occorre collegare gli elementi di gestione dei dati di diverse parti del cloud ibrido in un sistema coerente, integrato e interoperabile, in modo da favorire la gestione coerente dei dati e consentire il trasferimento delle informazioni fra diverse parti del cloud.
Per concretizzare la sua vision la società ha reso disponibili una serie di componenti tecnologici specifici:
- Clustered Data ONTAP versione 8.3: Il sistema operativo integra ora il supporto per il software di disaster recovery NetApp MetroCluster per eseguire recovery aziendali senza interruzioni in caso di guasti ai data center. La versione, evidenzia NetApp, ottimizza anche le performance per i nodi all-flash
- Cloud ONTAP: La prima release di Cloud ONTAP abbina un'istanza virtualizzata e software di Clustered Data ONTAP 8.3 con la scalabilità di Amazon Web Services (AWS). In sostanza, permette di erogare servizi dati coerenti in un ambiente di cloud ibrido. Tramite Cloud ONTAP, AWS è in grado di eseguire i servizi di Cloud ONTAP nel proprio ambiente cloud.
- OnCommand Cloud Manager: OnCommand Cloud Manager consente di eseguire il provisioning delle istanze di Clustered Data ONTAP anche fra diversi provider di cloud pubblico e privato. Attraverso un'interfaccia utente grafica è possibile visualizzare il proprio ambiente di cloud ibrido e ridurre la complessità legata al setup dello storage e allo spostamento dei dati fra diverse posizioni.