L'evoluzione portata dallo standard 802.11u

La diffusione su scala globale di dispositivi smartphone ha portato a una crescita degli accessi in rete e traffico dati tramite rete cellulare. La richiesta di tecnologia Wi-Fi è in aumento e nuovi standard sono in arrivo.

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a cura di Riccardo Florio

L'evoluzione portata dallo standard 802.11u

Una soluzione alle problematiche che si presentano con la connessione Wi-Fi 802.11 è attualmente in corso di sviluppo. Per facilitarne l'utilizzo in ambito di telefonia mobile, la Wi-Fi Alliance (WFA), sta lavorando a un programma denominato Passpoint (in precedenza denominato Hotspot 2.0) che prevede la messa a punto di nuovi hotspot basati sullo standard 802.11u, la cui approvazione è attesa nei prossimi mesi.

Grazie ad esso i dispositivi potranno agganciarsi facilmente alle reti Wi-Fi attraverso procedure di ricerca, autenticazione e accesso automatiche, diversamente da quanto succede con lo standard 802.11 che a oggi devono essere fatti manualmente al momento della connessione. In pratica sarà possibile il roaming tra le reti Wi-Fi senza necessità di autenticazioni aggiuntive.

Un altro progetto simile in corso è il Next Generation Hotspot sviluppato dalla WBA (Worldwide Broadband Alliance) che raggruppa gli operatori interessati innanzitutto all'interoperabilità. Il programma mira ad eliminare molte delle barriere all'adozione di una nuova generazione di Wi-Fi che consentirà agli utenti di effettuare il roaming tra il cellulare e le reti Wi-Fi usando la scheda SIM del telefono per la ricerca della rete e l'autenticazione.

Entrambi i programmi, Hotspot 2.0 e Next Generation Hotspot saranno fondamentali per lo sviluppo e l'accelerazione all'adozione del Wi-Fi come tecnologia di connessione e trasferimento dati in ambito di telefonia mobile.

Se dunque l'interesse dei provider verso nuovi sviluppi del Wi-Fi è in aumento in futuro la scommessa di questa tecnologia sarà riuscire ad aumentare la sua capacità di banda legata alle frequenze ridotte.

Massima velocità a 5 GHz con lo standard 802.11ac

Un'altra importante evoluzione sarà portata nel mondo wireless dalla ratifica dello standard siglato 802.11ac, attualmente in fase di sviluppo, per la realizzazione di reti locali wireless ad alto throughput operanti sulla banda a 5 GHz. Teoricamente la specifica 802.11ac consentirà di ottenere un throughput WLAN multi-station di almeno 1 Gigabit al secondo e un throughput massimo su singolo link di almeno 500 Megabit al secondo.

Nel mercato consumer questo livello di prestazioni può diventare abilitante per il delivery di contenuti video ad alta definizione all'interno delle reti domestiche. In ambito aziendale consentirebbe di disporre di reti wireless con velocità e latenze di classe enterprise, di fornire una risposta all'aumento nell'adozione del video streaming e di predisporre ambienti ad alta densità con decine di client per ogni Access Point: un'esigenza alimentata anche dalla tendenza del BYOD (Bring Your Own Device, il fenomeno di utilizzo di un unico dispositivo personale per attività sia di carattere privato sia aziendale) che fa in modo che un dipendente aziendale utilizzi sulla stessa rete molteplici dispositivi 802.11 differenti.