Nutanix Enterprise Cloud Index: l'on-premise torna di moda

Secondo un recente studio, il cloud ibrido è il modello di riferimento delle aziende in termini di sicurezza e flessibilità

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a cura di Antonino Caffo

Nutanix ha presentato i risultati della seconda edizione della ricerca globale Enterprise Cloud Index, uno studio realizzato valutando i progressi nell’adozione di cloud privati, ibridi e pubblici da parte delle aziende.

Secondo il nuovo report, la maggioranza degli intervistati (85%) ha indicato il cloud ibrido come modello operativo IT ideale. Per il secondo anno consecutivo, Nutanix ha incaricato Vanson Bourne di intervistare 2.650 responsabili IT in 24 paesi, in merito a quale tipologia di cloud utilizzano per le loro applicazioni aziendali e quale prevedono di utilizzare in futuro.

Lo studio ha evidenziato che la creazione e l'esecuzione di una strategia cloud è diventata una sfida multidimensionale. Il dato è che, dopo un iniziale periodo di successo del Public, ora le applicazioni stanno migrando dal cloud pubblico verso infrastrutture on-premise.

Il 73% degli intervistati, l’82% in Italia, ha dichiarato di voler spostare alcune app dal cloud pubblico e tornare all'on-premise e, di questi, il 22% intende spostare cinque o più applicazioni.

Tutto ciò evidenzia, in parte, l’esigenza delle aziende della flessibilità del cloud ibrido per poter adattare le loro infrastrutture in base a necessità variabili nel tempo.

La sicurezza continua ad essere il fattore che maggiormente influisce sulle strategie future delle imprese in materia di cloud computing. Il 60% degli intervistati (il 75% in Italia) del 2019 ha dichiarato che il livello di sicurezza del cloud è ciò che maggiormente influenza i loro piani futuri di adozione.

Allo stesso modo, la sicurezza dei dati e la conformità rappresentano la principale variabile (26%) nel decidere dove eseguire un determinato carico di lavoro. Ad ogni modo, i professionisti dell’IT considerano il cloud ibrido il modello operativo IT più sicuro.

Il 28% degli intervistati (il 41% in Italia) ha indicato l’ibrido come modello più sicuro, superando il 21% (19% in Italia) di chi ha scelto un modello di cloud privato/on-premise e più del doppio rispetto a coloro (13% a livello globale, 10% in Italia) che hanno scelto data center privati (non cloud) tradizionali.

Inoltre, circa un quarto degli intervisti (23,5%) attualmente non utilizza alcuna tecnologia cloud. Tuttavia, i piani riferiti indicano che entro un anno il numero di imprese che non utilizzano il cloud è destinato a scendere al 6,5% e tra due anni al 3%.

Quasi tre quarti (72%) degli intervistati ha dichiarato che la trasformazione digitale sta favorendo l'adozione del cloud, mentre il 64% ha affermato che la trasformazione digitale è la principale priorità di business in azienda.

Per Wendy M. Pfeiffer, CIO di Nutanix: «Le aziende hanno compreso i vantaggi del cloud ibrido e continuano ad adottarlo, ma c'è ancora del lavoro da fare quando si tratta di coglierne tutti i benefici. Nei prossimi anni, le vedremo impegnate nel capire come utilizzare al meglio il cloud ibrido, inclusa l’assunzione di personale con competenze specifiche».