Office 365 e Windows Azure di Microsoft aiutano le PMI a crescere

Microsoft ha illustrato la sua strategia per le PMI e quali sono gli strumenti che mette a loro disposizione per favorirne lo sviluppo, ridurre i costi e aumentarne la produttività

Avatar di Giuseppe Saccardi

a cura di Giuseppe Saccardi

Le PMI sono alle prese con numerosi problemi, da un mercato difficile, alla concorrenza crescente, all'esigenza di ridurre i costi. In uno scenario siffatto la tecnologia può aiutare a migliorare la bottom line di un bilancio e supportare nella razionalizzazione dell'infrastruttura IT permettendo all'azienda di concentrarsi nel proprio core business. Se opportunamente inseriti nel contesto aziendale evoluzioni paradigmatiche come il Cloud, la mobility, il Byod e la collaborazione mediante strumenti innovativi, possono contribuire nel dare un concreto vantaggio competitivo.

Un ruolo nel supportare le PMI, ma anche le aziende di medie e grandi dimensioni, nell'affrontare in modo adeguato, per quanto concerne le tecnologie infrastrutturale e le applicazioni business abilitanti, le sfide di mercato che si prospettano, è quello che già ricopre Microsoft, ma che, evidenzia Vincenzo Esposito, direttore della sua divisione Small and Medium Solutions & Partners, vuole ulteriormente rafforzare mediante strumenti adeguati e un supporto che sgravino un'azienda, soprattutto di piccole o medie dimensioni, da tutte le problematiche connesse all'IT.

Vincenzo Esposito - Microsoft

In Italia, osserva Esposito, sussiste una certa resistenza da parte delle PMI nel vedere l'IT o strumenti innovativi come il Cloud come un investimento produttivo. E questo non solo fa diminuire la competitività ma espone al rischio di gravi danni economici, come avviene quando si perdono i dati di un server di cui non si è fatto il backup, o perché non si dispone di strumenti adeguati per la collaborazione con i clienti.

Premesso che è difficile non dirsi d'accordo in generale con Esposito, mettendosi nei panni delle PMI viene spontaneo chiedergli cosa secondo lui dovrebbero e potrebbero fare per far fronte a investimenti che si ammortizzano tipicamente su tre o più anni quando di questi tempi la visibilità in molti casi non travalica l'anno.

Due, ha osservato in proposito Esposito, sono gli strumenti che Microsoft mette a disposizione per affrontare il cambiamento tecnologico razionalizzando il proprio IT ma contemporaneamente agendo sul piano di riduzione sia del Capex che dell'Opex.

Il primo degli strumenti è Windows Azure, la piattaforma infrastrutturale di Public Cloud che permette di realizzare un proprio sistema IT fruito tramite Cloud. Il secondo è Office 365, che permette alle PMI, sempre tramite Cloud, di utilizzare le applicazioni office usuali comprese in Microsoft Office senza però doversi preoccupare di manutenzione, aggiornamento e tutto quanto è connesso all'acquisto e alla gestione di licenze. Con la possibilità inoltre per un utente di disporre delle applicazioni ovunque si trovi, in mobilità e con i propri dati sempre accessibili e protetti.

"Office 365 è una interpretazione a valore aggiunto di Office ideata proprio per permettere alle PMI di fruirne via cloud e di avere quindi un investimento distribuibile nel tempo, esattamente predeterminabile e sempre disponibile", ha osservato Esposito.

Come rispondono le aziende?

Detto questo, e considerato che la disponibilità di tecnologie adeguate come Windows Azure e Office 365 è indubbiamente un elemento positivo, viene da osservare che si tratta di una condizione necessaria ma non sufficiente. In sostanza, dato per scontato che ci sia la soluzione a più di uno dei problemi che assillano aziende di grandi e di piccole e medie dimensioni, c'è però la propensione da parte loro ad adottarla o esiste, per così dire, una certa soglia di resistenza?

Una recente ricerca di Microsoft-Ipsos Mori è per certi aspetti in tal senso incoraggiante, pur evidenziando che una soglia di resistenza in effetti esiste.

"La cosa che mi ha colpito nella ricerca che abbiamo commissionato e a cui hanno partecipato un congruo numero di PMI italiane è che c'è una percentuale di ben il 44% delle aziende che in un modo o nell'altro ha già investito nel cloud, sia che si tratti di un servizio di mail o di storage remoto", ha evidenziato Esposito.

In sostanza, il concetto di cloud e della fruizione dell'IT sotto forma di servizio appare essersi fatto strada anche a livello di PM,ed in via di crescente radicamento.

I punti salienti emersi nella ricerca

Se si esaminano i risultati della ricerca si evidenziano alcuni elementi chiave , e in primis che il Cloud appare essere un elemento differenziante: le piccole imprese che ne fanno uso si rivelano essere più innovative e propense a investire in tecnologia per far fronte al difficile momento socio-economico. In particolare il 47% ritiene che l’IT giochi un ruolo chiave per il successo dell’organizzazione e il 70% concorda sul valore delle proprie soluzioni IT per lavorare in modo efficiente.

In Italia, emerge dalla ricerca, si assiste di fatto a un crescente interesse per il Cloud Computing e quasi la metà (44%) del campione dichiara, come evidenziato, di far uso di un qualche servizio cloud, in linea con il dato dell’Europa Occidentale (45%). Tra questi, quelli che maggiormente attraggono sono la posta elettronica (67%), la condivisione di documenti (50%), l’archiviazione di dati/back up (37%), la messaggistica istantanea (31%).

Ancor più significativo di questo shift paradigmatico nel modo di fruire dell'IT è che nei prossimi mesi quasi un terzo delle piccole aziende (29%) considera probabile dedicare più budget IT al cloud. Fattori determinanti per decidere di puntare sul cloud vengono considerati: la sicurezza (75%), la semplicità (74%) e la business continuity (72%).

"Nel complesso le PMI italiane si mostrano sempre più propense all’adozione del cloud. Ma spesso mancano di risorse interne. Il ruolo del Cloud provider, come è Microsoft, è fondamentale per aiutarle a identificare i servizi a maggior valore e a cogliere le opportunità del Cloud Computing", ha affermato Esposito.