Oracle ISV Cloud, occhi puntanti sugli ambiti di sviluppo emergenti

Un'ottantina gli ISV presenti all'appuntamento organizzato annualmente da Oracle per analizzare gli ambiti di sviluppo più promettenti e le componenti d'offerta messe a disposizione dei partner dal colosso di Redwood Shores

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a cura di Claudia Rossi

Grande successo per l'appuntamento annuale Oracle ISV Cloud, organizzato lo scorso 21 aprile a Milano. L'evento, che ha visto la partecipazione di un'ottantina di partner di sviluppo, ha affrontato attraverso l'intervento di una decina di relatori le tante opportunità offerte dal Cloud, collegandole alle diverse componenti Oracle già disponibili sulla nuvola.

Opportunità concrete, testimoniate da un valore di mercato che nel 2014 ha registrato in Italia una crescita particolarmente importante. Secondo l’Osservatorio Cloud & ICT as a Service del Politecnico di Milano, l'anno scorso il fatturato di quest'ambito d'offerta ha visto un incrementato del 28% rispetto al giro d'affari del 2013, raggiungendo i 1.180 milioni di euro. A comporre questa cifra hanno concorso per 860 milioni le infrastrutture Cloud enabling (con un giro d'affari in crescita del 31%) e per 320 milioni l'offerta Public Cloud, (incrementata del 40%).oraclllli

"A trainare l'offerta Cloud sono Mobile, Social, Big Data e IoT, quattro acceleratori che per scaricare a terra la propria potenza necessitano di un'infrastruttura con le caratteristiche tipiche della nuvola" esordisce Angelo Bolis, Technology Sales Consultant Director di Oracle Italia, ricordando alla platea come il vendor abbia iniziato da tempo a trasferire sul Cloud le proprie infrastrutture, piattaforme e soluzioni, mettendole a completa disposizione dei partner.

"Oggi Oracle è in grado di offrire in modalità Cloud tutti i layer del suo portfolio, dal database allo storage, passando per application server, servizi per gli sviluppatori, servizi per il messaging, BI, gestione documenti, reti social aziendali e così tante altre componenti che nessun competitor può vantare la stessa copertura" afferma il Director, sottolineando l'importanza di una completa trasparenza tra disponibilità della tecnologia on premise e in Cloud per permettere agli utenti una migrazione applicativa semplice e immediata.

Importanti i primati che la società di Redwood Shores può vantare sul mercato: 19 data center interconnessi, la copertura di 200 Paesi, 62 milioni di utenti registrati nei propri data center e l'uso di risorse tecnologiche Oracle da parte di 19 su 20 top Cloud provider mondiali, mentre per quanto riguarda il Cloud marketplace (lanciato alla fine del 2013) sono 1.600 i visitatori al giorno e 250 le applicazioni sviluppate e rese disponibili dai partner.

Numerosi gli ambiti applicativi emergenti in cui varrebbe la pena che gli ISV interessati al Cloud si concentrassero. A segnalarli è stato Andrea Gaschi, responsabile dell'Osservatorio Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, che nel suo intervento ha offerto una fotografia dell'attuale offerta Cloud applicativa a livello mondiale.

HR, Office automation, E-commerce, CRM & Sales rappresentano senza dubbio le componenti più diffuse e consolidate, mentre quelle più innovative spaziano in ambito Document management e Social & Web analytics, incalzate da una nuova area in forte crescita, in cui trovano collocazione applicazioni di Enterprise social collaboration, BI, Finance & Accounting e Marketing demand generation.

"Si tratta di soluzioni verticali per il business, che attualmente stanno rappresentando la parte più interessante per quanto riguarda i nuovi sviluppi applicativi in Cloud" commenta Gaschi, ritraendo contestualmente una filiera dell'offerta oggi sempre più aggregata attorno a tre ruoli principali, anche se spesso sfumati: quello degli ICT enabler (specializzati nella realizzazione di data center e creazione delle infrastrutture TLC); quello dei Service provider (concentrati nello sviluppo, nell'aggregazione o nell'erogazione di servizi Cloud) e il Cloud channel (focalizzato nella configurazione del servizio e nella sua integrazione con sistemi informativi del cliente).

"All'interno di questa filiera - conclude Gaschi - gli ISV possono giocare il proprio ruolo su tutti i tavoli, proponendosi come ICT enabler, Service provider o Cloud channel. L'importante è che tengano sempre presente che sulla nuvola la competizione si gioca soprattutto sulla capacità di dare supporto gestionale e di processo non solo tecnologico, dimostrando di essere in grado di interpretare anche le esigenze del cliente e offrire capacità d'integrazione".