Oracle Italia, seconda al mondo per vendita di sistemi ingegnerizzati

La filiale italiana ha venduto fino a oggi 200 sistemi ingegnerizzati, che a livello mondiale hanno segnato addirittura un +30% nel terzo trimestre 2014. A spingerne le vendite è soprattutto l’integrazione nativa di hardware e software, in grado di garantire raddoppi prestazionali ogni due anni circa

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a cura di Claudia Rossi

"Nel 2010, dopo l'acquisizione di Sun Microsystems, nessun competitor dava credibilità alla roadmap a cinque anni che avevamo presentato. Eppure, oggi, i nostri sistemi rappresentano una vera e propria storia di successo nel mondo dell'hardware, un risultato raggiunto attraverso una Ricerca e sviluppo costante, cui sono stati destinati nel tempo 1,5 miliardi di dollari”.

Esordisce così Mario Derba, sales vice president Systems South Europe di Oracle, nel presentare i risultati di un successo che si esprime in cifre eloquenti: una crescita nelle vendite che nel 2013 ha registrato un +10% a livello mondiale e che ha raggiunto punte del +30% nel terzo trimestre 2014 per quanto riguarda i sistemi ingegnerizzati (fra cui Exadata e Sparc SuperClusters, che integrano server e storage in un unica macchina). 

Mario Derba - sales vice president Systems South Europe di Oracle

“Anche in Italia la crescita della divisione Sistemi, che contribuisce per il 15% sul volume complessivo del fatturato di Oracle, si attesta sui due digit - sottolinea Derba - e questo nonostante il momento di generale contrazione del mercato. Secondo le anticipazioni del Rapporto Assinform 2014, le vendite dell'hardware hanno registrato, infatti, nel nostro Paese un calo complessivo del 4,4%, mentre il comparto Dispositivi e Sistemi, pur avendo contenuto la discesa, ha fatto segnare comunque un -2,3% e oggi vale 16,8 miliardi di euro".

In completa controtendenza, quindi, i risultati della divisione Sistemi di Oracle, che in Italia si sta distinguendo soprattutto per la vendita di sistemi ingegnerizzati. Fino a oggi, dei diecimila sistemi commercializzati in tutto il mondo, duecento sono stati venduti infatti nel nostro Paese.

Si tratta di macchine che, grazie all’integrazione nativa di hardware e software (server, storage, database, middleware per arrivare fino alle applicazioni), garantiscono raddoppi prestazionali ogni due anni e rappresentano una risposta efficace alla ricerca di semplificazione, automatizzazione e ottimizzazione ormai dilagante all'interno di tutte le imprese.

"A spingere le vendite di questo tipo di sistemi - precisa Derba - è la richiesta di una potenza elaborativa generata dalla necessità di gestire fenomeni come lo Smac (Social, Mobile, Analytics e Cloud - ndr), somma di quattro forze che stanno costringendo sempre più aziende a un profondo ripensamento architetturale a garanzia di maggiori prestazioni".

"Da questo punto di vista i nostri sistemi ingegnerizzati, basati sul concetto del 'Software in silicon', rappresentano una risposta ottimale, poiché mettono a disposizione una grande potenza attraverso architetture capaci di incorporare sempre più software all'interno dell'hardware".

Ed è proprio su questo aspetto che si stanno concentrando le maggiori attenzioni della Ricerca e sviluppo del vendor, che sta continuando a investire anche sui sistemi Sparc e sul sistema operativo Solaris, come ribadisce la roadmap da qui al 2019 recentemente presentata.

Emanuele Ratti - country leader Systems di Oracle Itali

"I sistemi ingegnerizzati sono sostanzialmente degli abilitatori di servizi innovativi - commenta Emanuele Ratti, nuovo country leader Systems di Oracle Italia - poiché permettono di sviluppare con estrema vivacità nuove e straordinarie opportunità sul mercato". Particolarmente interessato a questi nuovi spazi di crescita sembra essere il settore Finance, cui si stanno già affiancando numerose realtà appartenenti al mondo dell'Industria.

"Banche e assicurazioni stanno intraprendendo un percorso significativo di trasformazione, che non le spinge solo a ripensare la customer experience dei clienti introducendo nuovi servizi e attività social, ma anche ad avviare ambiti di business del tutto nuovi - sottolinea Ratti -".

"Un esempio è Ubi Banca, una realtà che ha scelto Oracle come partner (non solo per l’infrastruttura, ma anche per il middleware e le applicazioni - ndr) per realizzare nuovi servizi accessibili in mobilità, personalizzati attraverso un uso particolarmente sofisticato di Crm/Big Data e caratterizzati dalla mancanza di tempi di latenza grazie all'impiego di sistemi ingegnerizzati Exadata ed Exalogic".

È ovvio che progetti come questo richiedono un ridisegno strategico delle architetture dei sistemi informativi, obbligando gli operatori di canale a un approccio molto più orientato alla consulenza.

Ed è proprio per questo che il vendor sta mettendo a punto alcuni programmi specifici in grado di supportare l'ecosistema dei partner ad adottare un atteggiamento sempre più consulenziale nei confronti dei propri clienti, in modo da portali a parlare efficacemente con gli uomini di business all’interno di queste aziende.