Per la UCC il futuro è nell’engagement e nei partner

Eliminazione dei silos organizzativi e integrazione di tecnologie con un approccio vendor-neutral il futuro della comunicazione aziendale

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a cura di Giuseppe Saccardi

Cosa attendersi  dalla UCC del prossimo futuro e quali gli elementi chiave? Secondo Massimo Palermo, Country Manager di Avaya Italia, gli strumenti per la collaborazione aziendale si sono guadagnati i loro riconoscimenti sul campo, grazie al lavoro compiuto nel semplificare la collaborazione tra le diverse aree di business, dalla condivisione di file al salvataggio su cloud, fino alla calendarizzazione e alle attività di reportistica.

A fronte di una collaborazione che continua a migliorare e promette di supportare le aziende nella semplificazione delle comunicazioni interne, tramite una maggiore agilità lavorativa e migliori capacità decisionali, ad esempio, non c’è da meravigliarsi che sempre più imprese stiano investendo in questo tipo di applicazioni.

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Massimo Palermo

Secondo una ricerca condotta da Clinked, le imprese che utilizzano gli strumenti per la collaborazione ottengono maggiori livelli di produttività, con una crescita del 13% circa. Inoltre, il 97% delle aziende afferma che l’impiego di queste soluzioni permette di servire i clienti in maniera più efficiente.

Il perché di una forte crescita

Ma cosa, esattamente, ha portato alla forte diffusione di questi strumenti, e quale sarà il futuro del team engagement? Sintetizzando, è possibile affermare che gli strumenti per la collaborazione aziendale permettono di eliminare i silos organizzativi, che ancora oggi sono uno dei più grossi ostacoli alla trasformazione digitale.

Un problema molto comune e sentito dalle imprese, infatti, è proprio quello causato dai numerosi silos presenti anche nelle aziende in cui la collaborazione è già una realtà. Molti dipendenti, ad esempio, considerano le email un eccezionale strumento di comunicazione.

Allo stesso tempo però i dipendenti utilizzano anche diversi sistemi di gestione dei documenti, come Google Docs ad esempio, per collaborare su progetti a lungo periodo; chat o piattaforme IM differenti per interagire in tempo reale con i colleghi, o ancora, strumenti per la gestione dei documenti come Dropbox, specifici per l’archiviazione dei file.

Pur non negando la specificità e l’utilità di ciascuno di questi strumenti, in particolare per quel che riguarda i progetti e le discussioni aziendali, esiste, evidenzia Palermo, una soluzione ancora più efficace per facilitare l’engagement dei team. Le imprese, infatti, dovrebbero lavorare in modo da riunire in un unico spazio tutti i singoli strumenti, così da garantire una user experience più fluida e meno frammentata. 

Ed è proprio qui che entrano in gioco gli strumenti per la collaborazione avanzata, che supportano le aziende nel miglioramento del proprio spazio lavorativo. Tali strumenti sono progettati proprio per questo, e si inseriscono nei flussi lavorativi aziendali più importanti, dal project management fino alla creazione, gestione e condivisione di contenuti. Inoltre, forniscono il proprio supporto ai flussi di lavoro quotidiani come la gestione dei compiti e il rispetto delle consegne, e tutto ciò comporta numerosi vantaggi per quelle aziende che lavorano con scadenze molto serrate.

Poiché sono sempre di più le aziende che lavorano verso un’adozione completa degli strumenti di collaborazione avanzata, anche le definizioni stesse di collaborazione e comunicazione sono costantemente sottoposte a nuove sfide. E questo non solo favorisce l’adozione in azienda di questi strumenti, ma stimola i fornitori di soluzioni per la collaborazione a innovare, così da migliorare costantemente la user experience e spingere verso un team engagement di nuova generazione.

Sempre più importante in questo processo di diffusione della UCC e dei nuovi strumenti di collaborazione  il ruolo degli operatori di canale.

Vogliamo che essi siano in grado di fornire ai clienti un’offerta che permetta loro di sfruttare al massimo l’infrastruttura per le comunicazioni di cui dispongono e di integrare nuove tecnologie vendor-neutral nelle loro applicazioni basate su cloud. Grazie alla possibilità di includere comunicazioni in tempo reale (RTC) in qualsiasi tipo di applicazione, i nostri partner potranno offrire ai propri clienti un nuovo set di competenze, da aggiungersi alla loro attuale infrastruttura, così da rafforzare ulteriormente la loro gamma di soluzioni e ottenere un vantaggio sui propri concorrenti”, ha dichiarato Palermo.