Più tablet a scuola per sviluppare la collaborazione

Cresce il fenomeno del BYOD nelle scuole e si prospetta in futuro una possibile adozione anche di servizi cloud come Younited di F-Secure che favorisce la condivisione e la collaborazione

Avatar di Paola Saccardi

a cura di Paola Saccardi

Portare il proprio dispositivo mobile, che sia tablet o smartphone, in classe sta diventando una pratica comune tra i giovani, sebbene forse non sempre ben vista dagli insegnanti, soprattutto se diventa motivo di distrazione per gli studenti.

Se, tuttavia, questi dispositivi fossero utilizzati nel modo corretto allora un tablet potrebbe diventare uno strumento molto utile per consentire ai giovani di accedere ai contenuti di libri digitali e interattivi. Sia che le scuole siano favorevoli al BYOD oppure no, una cosa è certa: i dispositivi mobili saranno sempre più utilizzati anche in ambito scolastico. 

Secondo un’indagine svolta da F-Secure, il 60% dei ragazzi sotto i 12 anni possiede già almeno un dispositivo mobile con accesso Internet. Per gli adolescenti e gli studenti universitari i numeri sono anche superiori.

Tra gli aspetti positivi nell'utilizzo a scuola dei dispositivi mobili, secondo gli insegnanti a favore, ci sarebbe lo sviluppo di capacità di collaborazione e partecipazione che permetterebbe agli studenti  di prepararsi meglio.

Collaborazione che può essere favorita anche dall'utilizzo di strumenti come il cloud che mette a disposizione l'accessibilità alle risorse necessarie. Un esempio è l'applicazione sviluppata da F-Secure, Younited, e in particolare grazie alla funzione Spazi di Gruppo di Younited, con la quale gli studenti possono collaborare in team sui progetti, creando e modificando in modo collaborativo documenti e presentazioni condivise.

Ma anche per gli insegnanti è utile, perché consente di salvare i compiti assegnati ai ragazzi e il materiale delle lezioni in uno spazio che è accessibile all’intera classe. Inoltre, gli studenti che studiano accedendo alla classe da un ambiente remoto possono lavorare virtualmente con gli altri studenti.

Un approccio che sicuramente li prepara a sviluppare la capacità di utilizzare strumenti di collaborazione che è fondamentale anche in ambito aziendale.