Proteggere la proprietà intellettuale paga

Uno studio evidenzia che le società titolari di diritti di proprietà intellettuale superano la concorrenza in termini di prestazioni economiche

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a cura di Giuseppe Saccardi

Le imprese titolari di diritti di proprietà intellettuale (DPI) registrano, in generale, un livello di ricavi per dipendente superiore del 29%, un numero di dipendenti ­sei volte più elevato e retribuzioni maggiori fino al 20%­ rispetto alle aziende che non  ne sono titolari.

Questi sono i principali risultati emersi da uno studio ­condotto dall'Ufficio per l'Armonizzazione nel Mercato Interno (UAMI) tramite l'Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale.

THW Registrare i diritti intellettuali

I diritti intellettuali aiutano a battere la concorrenza

Lo studio, che si basa sui dati pubblici ufficiali di oltre 2,3 milioni di aziende europee, prende in considerazione imprese che utilizzano brevetti, marchi, disegni e modelli a livello nazionale ed­ europeo.

Uno dei risultati chiave di questa ricerca è che solo una modesta parte di piccole e medie imprese (PMI) in Europa possiede brevetti, marchi, disegni e modelli. Lo studio dimostra tuttavia che le PMI che si avvalgono dei diritti di proprietà intellettuale registrano circa il 32% in più di ricavi per dipendente - una performance economica significativamente più elevata, che dimostra l'importanza legata all'uso dei DPI. Le ­PMI sono aziende con meno di 250 dipendenti, il cui fatturato annuo è inferiore a ­ 50 milioni di Euro.

"Le PMI sono il cardine dell'economia dell'UE e il nostro studio mostra che i diritti di PI costituiscono per loro un'importante risorsa economica. Con la creazione delle ­banche dati on line, gratuite e globali, su marchi, disegni e modelli (TMview e DesignView), l'UAMI ha già consentito a milioni di aziende e singoli individui di effettuare ricerche in materia di DPI. Dallo studio emerge, tuttavia, che dobbiamo fare di più per promuovere i vantaggi economici della proprietà intellettuale tra le PMI, poiché ne possono trarre i maggiori benefici. ­Il nostro scopo è di aiutare le PMI a esplorare a pieno il potenziale economico dei loro DPI", ha evidenziato  António Campinos, Presidente dell'Ufficio per l'Armonizzazione nel Mercato Interno (UAMI).

La relazione, incentrata sul ruolo dei DPI a livello d'impresa, fa seguito a una precedente ricerca condotta a livello europeo sul contributo dei settori industriali a elevato uso di diritti di proprietà intellettuale in termini di risultati economici e occupazione nell'Unione europea.

Si è riscontrato che il 40% dell'attività economica complessiva nell'UE (circa 4.700 miliardi di Euro all'anno) è generato dalle industrie ad alta intensità di DPI e circa il 35% dell'occupazione complessiva dell'UE (77 milioni di posti di lavoro) deriva direttamente o indirettamente da industrie con un utilizzo dei DPI superiore alla media.

Maggiori informazioni sui diritti di proprietà intellettuale sono disponibili QUI.