Red Hat con Poste Italiane per un più rapido sviluppo di applicazioni cloud-native

Con le tecnologie open hybrid cloud di Red Hat, Poste Italiane assume una piattaforma distributiva e abilitata dal cloud

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a cura di Antonino Caffo

Red Hat ha appena annunciato che il Gruppo Poste Italiane sta realizzando una piattaforma innovativa basata sul portfolio open hybrid cloud, che include Red Hat OpenShift. La piattaforma ha l'obiettivo di supportare le connessioni sempre più numerose e profonde con i partner dell’ecosistema di Poste Italiane, di fornire ai 35 milioni di clienti del Gruppo una customer experience sempre più evoluta, consentendo al tempo stesso di accedere a un portafoglio di prodotti e servizi sempre più ampio e dinamico e di supportare la crescita dell’economia digitale in Italia.

Impegnata in un piano strategico quinquennale di trasformazione del business, Poste Italiane punta a migliorare l'operatività dei suoi 125 mila dipendenti, offrendo maggior valore ai propri utenti attraverso un'offerta ancor più ricca e fungendo da hub in un ecosistema di innovazione. Da 158 anni, Poste Italia-ne è al servizio dei propri clienti, offrendo servizi postali, finanziari, assicurativi, di pagamento e servizi mobili e digitali a famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni in tutto il Paese e costituendo parte inte-grante del tessuto sociale e produttivo italiano. È la più grande rete distributiva di servizi in Italia, in grado di consegnare 150 milioni di pacchi e circa 2,7 miliardi volumi di corrispondenza all’anno, oltre a ge-stire 548 miliardi di euro di attività finanziarie dei clienti.

Nell'ambito di questa trasformazione pluriennale del proprio business, il gruppo ha adottato un'architettura scalabile a microservizi e ha fatto proprie pratiche di lavoro agili, tra cui DevOps. Poste Italiane ha scelto Red Hat OpenShift, una completa piattaforma aziendale Kubernetes, come base comune alla propria architettura di business, con Red Hat Enterprise Linux come dorsale per il proprio cloud ibrido.

Poste Italiane ha collaborato con Red Hat Consulting alla progettazione, implementazione e gestione della sua piattaforma basata su Red Hat OpenShift. A supporto di uno sviluppo accelerato di applicazioni cloud-native, Poste Italiane ha implementato Red Hat Runtimes, Red Hat OpenShift Container Storage e Red Hat Ceph Storage. Inoltre, Poste Italiane sta utilizzando Red Hat AMQ (componente di Red Hat Integration) per collegare applicazioni, dati e dispositivi eterogenei e Red Hat Process Automation per velocizzare i flussi di lavoro per i servizi finanziari erogati sui propri canali digitali.

Mirko Mischiatti, chief digital, technology and operating officer, Poste Italiane ha affermato: «Per un’azienda tanto diversificata ed estesa come la nostra, l'innovazione è essenziale per rimanere competitivi e soddisfare esigenze che cambiano di fronte alle situazioni contingenti. Per muoverci più rapidamente, avevamo bisogno di passare ai container per uno sviluppo efficiente delle applicazioni. Con le tecnologie open hybrid cloud di Red Hat siamo stati in grado di creare una piattaforma affidabile e ad alte prestazioni che ci aiuta ad essere più flessibili nel soddisfare le richieste, anche inaspettate, e per offrire ai clienti le migliori esperienze e opportunità possibili».

Con la sua nuova piattaforma, Poste Italiane può concentrarsi sull'innovazione piuttosto che sulle infrastrutture e ha ridotto drasticamente i tempi di erogazione delle applicazioni di business. Oggi, il gruppo è in grado di portare sul mercato nuove applicazioni in 2-4 mesi rispetto ai 6-12 mesi che prima erano necessari. Il successo del nuovo approccio ha aiutato Poste Italiane a far crescere la propria clientela digitale da 1,3 milioni di utenti giornalieri online nel 2017 a 2,6 milioni di utenti giornalieri online a giugno 2020, registrando un aumento del 64% delle transazioni digitali a seguito dell'emergenza sanitaria.

Mentre il gruppo sviluppa ulteriormente le funzionalità e la portata della piattaforma, la collaborazione con Red Hat procede, anche attraverso servizi di consulenza a distanza. Tra i progetti allo studio, vi è anche la containerizzazione sull’edge per migliorare efficienza, prestazioni e continuità operativa dei da-ti e delle risorse di calcolo presso siti distribuiti come i centri di smistamento della posta.

Ashesh Badani, senior vice president, Cloud Platforms, Red Hat ha sottolineato: «La portata della trasformazione digitale di Poste Italiane è impressionante: la creazione di un’infrastruttura hybrid cloud a livello di gruppo, il passaggio al lavoro collaborativo e a DevOps, e la scelta decisa di puntare sul cloud-native per lo sviluppo di applicazioni, in un orizzonte temporale così ridotto, stabiliscono un precedente su ciò che una grande azienda può raggiungere».