Red Hat Open Source Day 2019: nuovo slancio al canale

In che modo l'acquisizione da parte di IBM ha cambiato l'offering di Red Hat? La risposta nelle parole dei manager dell'azienda

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a cura di Antonino Caffo

Red Hat Open Source Day è l'evento che la principale compagnia attiva nel mondo dell'open source sta portando in giro per il mondo, Italia compresa. Nella tappa milanese (una prima vi era stata a Roma), si è parlato di software aperto come vettore di creazione di possibilità e collaborazione estesa, tra individui e aziende.

Nell'ottica di Red Hat, l'Open Source Day è anche un momento fondamentale di interazione e networking, dove le idee prendono vita, sfruttando proprio la forte community che vi è alla base del concetto che il "cappello rosso" porta con sé, sin dalla sua nascita.

«Quello che oggi Red Hat rappresenta è un soggetto in grado di cambiare il modo in cui le compagnie lavorano, dal punto di vista del software. Nell'ottica dell’innovazione tecnologica, vogliamo ricordare alcune direttrici che abbiamo seguito nell'ultimo anno» ci spiega Gianni Anguilletti, VP Med Region di Red Hat.

«Prima di tutto la completezza funzionale, per far si che i servizi veicolati siano performanti, scalabili e sicuri, così come sostenibili dal punto di vista economico. Poi, la direttrice della flessibilità, che vogliamo associare all’opportunità di portare integrazione su qualsiasi tipo di piattaforma, in qualunque luogo, in ogni momento».

L'occasione della giornata è stata la migliore anche per sentire, da vicino, il pensiero di due delle figure più importanti all'interno di Red Hat. Si tratta di Paul Cormier e di Werner Knoblich.

«Nel tempo abbiamo messo in campo una serie di iniziative volte ad accrescere il nostro business. La più importante resta l'acquisizione da parte di IBM, avvenuta lo scorso ottobre 2018» afferma Paul Cormier, Executive Vice President and President Products and Technologies di Red Hat.

«Questo ci ha permesso sicuramente di rafforzare la nostra presenza sul mercato, unendo due mondi fino a quel momento divisi. In termini di collaborazione, abbiamo lasciato le varie offerte divise, seppur integrate in maniera nativa. Nel settore dell'open source, la collaborazione è essenziale, anche dal punto di vista commerciale».

Un occhio privilegiato di Red Hat è rivolto alla sicurezza. «Sappiamo che la sicurezza è ciò che rende una una soluzione vincente» conferma Werner Knoblich, Senior VP and General Manager Emea di Red Hat.

«Quando lavoriamo con i container, sentiamo il bisogno di incentivare la difesa degli ambienti, senza creare dei silos informativi ma favorendo sempre l'integrazione. Per questo, ogni giorno ascoltiamo il feedback dei clienti per capire cosa vogliono e dove noi possiamo migliorare, insieme a loro. Per fare ciò, ci affidiamo ad un vasto parco di partner che, con l'ingresso di IBM, si è ampliato ulteriormente».