Reti SDN di nuova concezione con Brocade e CERN

Brocade collabora con il CERN openlab per sviluppare soluzioni SDN che possano supportare le future esigenze a livello di infrastruttura di rete

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a cura di Giuseppe Saccardi

Brocade ha dato il via  a una partnership con CERN openlab il cui obiettivo è di supportare il noto centro di ricerca scientifica nello sviluppo di una strategia di Software Defined Networking a lungo termine per le reti IP del futuro.  In pratica, Brocade  ha assunto lo status di  membro contributor ufficiale di networking di CERN openlab, in base anche al rapporto già esistente come fornitore di tecnologia del CERN.

Dal putno di vista operativo CERN openlab costituisce una partnership pubblica/privata tra il CERN e le più importanti aziende ICT di tutto il mondo. La sua missione è di accelerare lo sviluppo di soluzioni  tecnicamente all'avanguardia  che possano essere utilizzate dalla comunità globale interessata al  Large Hadron Collider  (LHC).

Il Large HAdron Collider del CERN

Il Large Hadron Collider

Nello specifico dell'accordo, Brocade collaborerà con CERN openlab su una nuova soluzione progettata per supportare l'organizzazione a rispondere alle sfide a lungo termine affrontate a livello di infrastruttura di rete. La necessità che ha portato all'accordo  deriva dal fatto che a seguito della natura della ricerca effettuata dal CERN, l'azienda genera volumi di dati estremamente vasti e di conseguenza ha la necessità di una rete efficiente, scalabile e flessibile per gestire i picchi di traffico.

Il progetto con Brocade ha quindi l'obiettivo di creare una rete a prova di futuro su New IP (e cioè una rete virtualizzata che renda possibile nuovi modelli  di business) e un framework di applicazioni SDN per ottimizzare il routing del traffico dati in entrata e in uscita. Brocade realizzerà anche interfacce utenti potenziate per le proprie soluzioni, in modo da garantire ai collaboratori del CERN la capacità di vedere tabelle e visualizzazioni grafiche in tempo reale e informazioni storiche sul traffico.

 "Essendo una delle macchine più complesse mai costruite, Large Hadron Collider richiede soluzioni ICT cutting-edge sia per controllare le proprie operazioni che per analizzare l'ampia quantità di dati prodotti dagli esperimenti. Questo significa che siamo spesso in prima linea per quanto riguarda la rete e la gestione dell'infrastruttura. Siamo lieti di collaborare con Brocade che ci aiuterà a sviluppare una rete moderna e agile per supportare la ricerca del CERN dei prossimi anni", ha  dichiarato Alberto Di Meglio, a capo di CERN openlab.

Cern openlab   Di Meglio

Alberto di Meglio

Punto chiave nell'approccio progettuale adottato da CERN e Brocade è il concetto di "openess",  uno degli aspetti fondamentali  delle  reti di comunicazione di nuova concezione, altamente virtualizzate e  definite a software. Per questo, ha  evidenziato Brocade, la soluzione SDN aperta sarà basata su OpenFlow e utilizzerà Brocade SDN Controller e l'applicazione Brocade Flow Optimizer per incrementare le performance di rete, migliorare in modo proattivo la pianificazione delle capacità ed eliminare le congestioni di rete. La soluzione utilizzerà anche i router Brocade MLXe e gli switch ICX, abilitati a OpenFlow.

"L'attività di ricerca svolta dal CERN è fondamentale per rispondere a numerose domande sul genere umano, relative all'origine dell'universo e l'IT gioca un ruolo importante nel consentire la realizzazione di questi esperimenti. L'impegno di CERN openlab rivolto alla tecnologia open source è un elemento chiave che l'ha reso uno dei pionieri IT negli ultimi 14 anni. Come membro fondatore di OpenDaylight Project, Brocade ha guidato la transizione del settore verso l'SDN aperto. Siamo orgogliosi di essere parte di CERN openlab e di collaborare con il CERN per fornire soluzioni SDN efficienti e scalabili, a loro necessarie per continuare la ricerca", ha affermato Kelly Herrell, senior vice president e general manager, Software Networking di Brocade.