Ricoh: 3D e robotica per la nuova rivoluzione industriale

Una ricerca finanziata da Ricoh evidenzia che i manager del Manufacturing vedono positivamente l’evoluzione tecnologica e la crescente interazione uomo-macchina. Anche se quello realmente necessario continuerà ad essere la creatività nella gestione dei processi.

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a cura di Giuseppe Saccardi

Negli ultimi decenni la tecnologia ha portato a molti cambiamenti nel settore manifatturiero, trasformando il modo in cui le persone interagiscono con macchine e sistemi.

La capacità delle aziende e dei dipendenti di gestire i cambiamenti tecnologici è tuttavia messa alla prova dal momento che il settore sta attraversando quella che molti chiamano la “terza rivoluzione industriale”, caratterizzata da evoluzioni, evidenzia Ricoh, in ambiti quali i materiali ingegnerizzati, la stampa 3D e la robotica.

Tra le altre tecnologie che saranno sempre più utilizzate nel Manufacturing, ha aggiunto, vi sono le soluzioni per la collaborazione a distanza e per l’analisi dei sempre maggiori volumi di dati provenienti da clienti, fornitori e partner.

Modello 3D di una stampante Ricoh

Si entra in pratica nel campo più generale dei Big Data con tutte le complessità che implica a livello di conservazione e di analisi. 

Anche l’utilizzo dei social media contribuisce a mutare lo scenario per quanto riguarda l’interazione con i clienti e le attività di marketing. L’evoluzione tecnologica, in sostanza, si traduce in economie di scala e in una maggiore efficienza e flessibilità nella produzione, ma, mette in guardia Ricoh, pone alle aziende e ai suoi manager anche numerose sfide.

Cambia il ruolo dell’immaginazione umana

I manager di questo settore coinvolti in una ricerca condotta dall’Economist Intelligence Unit per conto di Ricoh affermano in proposito che il ruolo dell’intuizione e dell’immaginazione umana rischia di essere messo in secondo piano dalla tecnologia non solo nei reparti maggiormente automatizzati (ad esempio quello produttivo e del controllo qualità), ma anche nella R&D e nella gestione delle relazioni con i clienti, aree in cui invece questo ruolo dovrebbe essere preponderante.

La maggior parte dei manager (85%) appare in ogni caso ottimista in relazione alla tecnologia che, secondo il campione d’indagine, ha un effetto positivo sull’intuito e l’immaginazione umana e sulla produttività del business. Il 57% dei manager del Manufacturing ha sottolineato che la tecnologia ha il potenziale di aumentare la creatività delle persone favorendo la nascita di idee nell’ambito ad esempio dello sviluppo di nuovi prodotti/servizi e nel miglioramento dei processi di business.

Gli intervistati hanno rimarcato che l’interazione porterà però reale valore alle aziende e al fatturato solo se le persone per gestire i processi faranno ricorso alla propria creatività. Non ultimo, la quasi totalità dei manager intervistati ha indicato “l’implementazione di processi intuitivi” come la questione più complessa nell’ambito dell’interrelazione uomo-macchina.

Secondo Ricoh infine, ma si può essere di certo d'accordo con quanto ha osservato, le aziende che vinceranno questa sfida potranno creare un futuro nel quale la tecnologia arricchirà le capacità dell’essere umano piuttosto che competere con esse, rafforzandone pertanto la creatività e lo spirito di innovazione.