SAP Italia, le nuove priorità della digitalizzazione

In che modo cambia la prospettiva di business dei clienti italiani? La risposta al nuovo CEO di SAP Italia, Emmanouel Raptopoulos

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a cura di Antonino Caffo

In un periodo molto complicato per le aziende che hanno un business anche in Italia, dunque soprattutto le internazionali, dare un segnale importante di investimento nel nostro paese è fondamentale. Ed è quello che ha fatto SAP Italia, che ha ufficialmente presentato, seppur in forma solo digitale, il suo nuovo CEO, Emmanouel Raptopoulos, approdato a gennaio nel ruolo di amministratore delegato della compagine nostrana.

«Sono entusiasta dell’opportunità di guidare un team forte, esperto e appassionato e di collaborare con un vivace ecosistema di oltre 400 partner che aiutano SAP a portare innovazione e crescita a ognuno dei nostri clienti in Italia. Il mercato a cui ci rivolgiamo è molto esteso: dalle grandi organizzazioni alla pubblica amministrazione, dalle piccole e medie imprese, al mondo della scuola e dei giovani, a quello delle organizzazioni no-profit».

Secondo SAP Italia, guardando ad uno scenario globale, ci sono aziende che procedono a velocità differenti, sintomo degli investimenti fatti in passato in quanto a tecnologia. Chi ha, ben prima della pandemia, adottato flussi di lavoro digitali, si è ritrovato a dover affrontare l'emergenza con una struttura già ben avviata. Altre invece oggi si ritrovano indietro, in difficoltà evidente su come riprendere a macinare fatturato.

«Uno degli obiettivi di SAP Italia è anche quello di supportare tali imprese, adattando a singole esigenze il meglio della tecnologia che abbiamo in portafoglio. Con 8 milioni di persone in lavoro agile, il 40% di incremento del mercato e-commerce e il declino, magari temporaneo, dei consumi "fisici", è evidente che abbracciare la digitalizzazione non è più un'opzione ma una necessità».

La tecnologia, per Raptopoulos, non è solo attivare software per videoconferenze e webinar ma ridurre il gap tra produttore e consumatore. Urge dunque pensare a nuovi modelli di business, con ciò che il panorama già offre ma che non sempre viene inteso come utile per la propria realtà. Pensiamo alla maschera da sub trasformata in un respiratore d'emergenza per i malati di Covid-19 oppure alla riconversione industriale di alcune società internazionali, passate a realizzare mascherine.

«Il 71% delle organizzazioni in EMEA si aspetta una diminuzione del fattura nel 2020, come conseguenza del Coronavirus mentre il 28% considera una riduzione degli investimenti in IT nello stesso periodo e per il medesimo motivo». Cambiano dunque le priorità e aumenta il rischio che gli estranei alle innovazioni restino in posizione di svantaggio, anche nei prossimi anni.

«Come SAP, abbiamo individuato le nuove priorità dei CEO, che possiamo sintetizzare nel ritorno alle basi del ROI, cioè nel dover dare nuova rilevanza al ruolo dei CFO. Ma anche nella necessità che la tradizionale supply chain diventi più una strategia di procurement, ossia inserita in un flusso maggiormente controllato e monitorato. Infine, crescerà la salvaguardia degli impiegati, possibile solo attraverso un'elevata responsabilità dei Chief HR Executive».

Per questo, il focus di SAP resta quello di innovare il segmento tramite quella che il gruppo definisce "Intelligent Enterprise", basata sulle soluzioni cloud e su una piattaforma integrata di data strategy e analytics. «Ci rendiamo conto che oggi sia molto difficile comunicare solo online ciò che la tecnologia può fare ma le esperienze digitali stanno acquisendo un'importanza fondamentale per pensare meglio al domani».

SAP terrà il suo "Sapphire Now" in modalità Reimagined il 15 giugno, giorno che vedrà il CEO di SAP, Christian Klein, condividere la sua visione di un IT reinventato, con un racconto delle innovazioni in fase di sviluppo che si ispirano alle storie di successo e ai bisogni dei clienti. Sapphire Now Reimagined è totalmente gratuito con una registrazione a questo indirizzo.