Secondo i dati di PwC il numero di reati economici commessi nel mondo è ancora troppo alto

Il 47% delle aziende dichiara di aver subito frodi negli ultimi due anni, il secondo dato più elevato registrato nell'ultimo ventennio

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a cura di Antonino Caffo

Il tasso di frodi e reati economici al mondo si mantiene a livelli record, con un impatto sulle aziende colpite più diversificato che mai. Una recente ricerca che PwC conduce ogni due anni rivela come le frodi commesse dai clienti rappresentino il primo tra i reati economici subiti dalle aziende (35%), in crescita rispetto al 29% del 2018.

Tale tipologia, secondo le società intervistate, è uno dei reati più gravi insieme al cybercrime. Sebbene in aumento, le frodi sono uno dei reati economici in cui le risorse impiegate, la solidità dei processi e le tecnologie si sono dimostrate particolarmente efficaci in termini di prevenzione.

Negli ultimi due anni tutte le aree al mondo hanno registrato frodi da parte dei clienti, con crescite particolarmente significative in Medio Oriente (47% vs 27%) e Nord America (41% vs 32%). Lo studio di PwC offre informazioni utili sul livello attuale di minaccia, sul costo delle frodi e su ciò che le aziende devono fare per sviluppare risposte proattive più efficaci.

La ricerca evidenzia inoltre l’importanza della prevenzione, rilevando come gli investimenti funzionali allo sviluppo di un bagaglio di competenze e tecnologie adeguato possa costituire un vantaggio.

«Le frodi e i reati economici sono una battaglia senza fine, in cui è essenziale individuare la radice del problema per prevenire e gestire le frodi future».

«Sia che si ricorra a tecnologia, processi innovativi, abilità e formazione, o a una combinazione di questi strumenti, il risultato è un rafforzamento dell’azienda nel suo complesso» ha dichiarato Alessandro Grandinetti, Markets and Clients Leader di PwC Italia.

Quasi la metà delle organizzazioni ha reagito ai reati attuando misure di controllo e/o migliorando quelle esistenti – per il 60% degli intervistati ciò ha portato a un miglioramento generale. Tuttavia, quasi il 50% degli intervistati non ha condotto alcuna indagine mentre un terzo ha informato il Consiglio di amministrazione della propria azienda e il 53% degli intervistati ha riportato un miglioramento.

Infine, le frodi economiche possono essere commesse sia dall’interno che dall’esterno di un’azienda, e in molti casi esiste collusione. Il 39% degli intervistati ha dichiarato che negli ultimi due anni la maggior parte dei reati economici subiti è stata commessa da autori esterni.

Un intervistato su cinque riporta che la maggior parte delle frodi più gravi provenienti dall’esterno è stata commessa da vendor/fornitori.

Il 13% delle aziende intervistate che hanno subito frodi negli ultimi due anni ha dichiarato di aver perso oltre 50 milioni di dollari. Le violazioni delle norme antitrust, l’insider trading, le frodi fiscali, il riciclaggio, la concussione e la corruzione sono indicati come le cinque tipologie di reati più onerose in termini di perdite dirette, spesso aggravate dagli ingenti costi di risanamento.

Il report PwC rileva che oltre il 60% delle aziende sta iniziando ad adottare tecnologie all’avanguardia come l’intelligenza artificiale e il machine learning per contrastare i reati economici.