Sempre più digitale il marketing delle aziende

Un'indagine di Teradata eCircle evidenzia la netta preminenza del digitale nei futuri investimenti di marketing

Avatar di Giuseppe Saccardi

a cura di Giuseppe Saccardi

Teradata, azienda che opera nel campo delle soluzioni di data analytics, ha reso noti i risultati di una indagine condotta a livello pan-europeo: "The Data Driven Marketing Survey 2013, Europe". La ricerca rivela come il passaggio ai canali digitali e la crescente importanza dei dati abbia portato alla definizione di una "struttura di classe" degli investimenti tecnologici in ambito marketing per le aziende che utilizzano queste soluzioni.

Le organizzazioni dei settori Telco e IT investono circa il 20% del loro budget marketing per migliorare la propria infrastruttura, seguite a stretto giro dai settori retail (17%) e finanziario (13%). Tuttavia, ancora oggi il 50% dei dipartimenti marketing coinvolti operanti in diversi settori spende meno del 5% per migliorare la propria attività di marketing a fronte di investimenti tecnologici.

Ampio il survey. Per realizzare l’indagine Teradata ha intervistato oltre 1.100 professionisti di marketing, tra cui CMO, decision maker, marketing manager e professionisti tecnologici attivi in 19 Paesi europei nei principali 9 settori industriali. L’obiettivo dell’indagine è stato quello di far emergere le sfide e le tendenze relative all’adozione, da parte delle aziende europee, di soluzioni marketing data-driven mettendo in luce le modalità con cui i marketer utilizzano la tecnologia per affrontarle.

I principali risultati della ricerca

L’indagine dimostra che, nonostante l'attuale clima di incertezza economica, il passaggio al digitale è significativo. I marketer europei hanno in programma di aumentare gli investimenti nei canali digitali, soprattutto per social media (79%), mobile marketing (79%) e pubblicità online (70%) entro i prossimi 12 mesi. I primi sette canali su cui i marketer prevedono di investire sono tutti digitali ed i call center, la prima priorità per investimenti non-digitali, si posizionano solo all’ottavo posto.

La ricerca ha anche messo in evidenza il desiderio dei marketer di non trascurare i dati, citandoli come un fattore chiave di successo di marketing. I marketer data-driven risultano due volte più soddisfatti dei propri programmi di marketing rispetto ai colleghi che non ne tengono conto nei processi decisionali.

Due terzi dei rispondenti considerano la mancanza di tecniche idonee di misurazione dei risultati e di una strategia a lungo termine da parte dei dipartimenti marketing come i principali ostacoli al successo. Questi dati forniscono un’idea precisa delle difficoltà che i marketer multi-canale moderni si trovano a dover fronteggiare, prima fra tutte la necessità di contribuire in modo concreto all’aumento del fatturato aziendale.

Oltre il 50% dei marketer comunica con i consumatori utilizzando contemporaneamente sette o più canali, ma solo il 33% di questi utilizza una tecnologia di Campaign Management per monitorare l’andamento delle campagne e un mero 17% utilizza una soluzione di Marketing Resource Management. Solo il 10% dei marketer coinvolti nell’indagine dichiara di usare entrambi questi strumenti di marketing.

"La multicanalità oggi è uno degli aspetti legati al lavoro quotidiano di tutti i marketer, che coordinano ed eseguono campagne su più di sette canali differenti. Quando però si tratta di confrontare, analizzare e interpretare oltre migliaia di miliardi di bite con dati su comportamento, storico d’acquisto, interazioni via mobile e social media spesso sorgono i problemi e le opportunità si trasformano in ostacoli insormontabili!" ha osservato Maurizio Alberti, Managing Director Italia, Teradata eCircle.

"Le campagne multicanale di successo richiedono la conoscenza e l’interpretazione di tutti questi dati per ottenere una visione a 360 gradi del cliente, con l’obiettivo di garantire che l'offerta e il messaggio giusto siano consegnati al destinatario giusto, nel momento giusto e tramite il canale giusto. E’ quindi fondamentale integrare tutti i dati disponibili su clienti e consumatori, provenienti dai diversi punti di interazione, per creare una visione unica e realistica che permetta di creare una customer experience coerente attraverso tutti i canali utilizzati".