Smartphone, BYOD, video e social guidano l'evoluzione della UCaaS

Nel corso dell'ultimo anno è continuata la corsa dei produttori per rendere disponibili soluzioni cloud a una platea di aziende e di utenti sempre più estesa.

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a cura di Giuseppe Saccardi

La virtualizzazione come elemento base

Al fine di semplificare installazione e gestione, si è poi in presenza di un quadro generale che vede gli sforzi dei produttori concentrarsi sulla riduzione dei server fisici necessari sia a livello di server di comunicazione che di server applicativi. Indispensabile corollario di un tale scenario è una forte virtualizzazione, generalmente badata su accordi con le principali aziende attive nel settore della virtualizzazione e che allo stesso tempo permettono di fruire dei loro sviluppi per quanto concerne le indispensabili caratteristiche di High Availability e di Fault Tolerance a livello di piattaforme server e della migrazione automatica delle virtual machine nell'ambito dei server fisici.

Collegato alla virtualizzazione è il concetto di istanza, che permette una forte condivisione delle risorse fisiche e virtuali e che abilita, presso un provider o una grande azienda, una significativa economia di scala nel Data Center come conseguenza diretta della riduzione del numero di unità di calcolo fisiche necessarie, cosa che permette di ridurre di conseguenza gli spazi occupati dai rack e dagli armadi, contenere i consumi energetici per l'alimentazione e il condizionamento e ridurre il numero degli interventi manutentivi.

Le principali tendenze della UCaaS

Gli standard di mercato la fanno da padrone 

L'aver adottato piattaforme server, la virtualizzazione e un approccio software , ha permesso il rilascio di piattaforme per una UCaaS molto ricche dal punto di vista funzionale, con centinaia e centinaia di servizi, si per utenti fissi che mobili e in grado di far dialogare utenti con dispositivi anch profondamente diversi come caratteristiche, il tutto in modo trasparente per chi è coinvolto in una sessione.

In generale, oltre a IP, SIP, XML e classici servizi Web, molto spinta è l'integrazione realizzata con le classiche applicazioni office e l'interoperabilità con ambienti quali Microsoft Office Communicator/Lync e IBM Lotus Sametime. A livello funzionale, e in un'ottica cloud, prevedono anche la possibilità di implementare soluzioni per differenti profili di utente., una comunicazione multimediale, servizi di mobilità integrati e strumenti di comunicazione verso i clienti quali servizi di Contact Center, di assistenza e di collaborazione.

Dal terminale fisso al BYOD

Nel corso dell'anno i costruttori hanno sempre più preso atto dell'inarrestabilità del fenomeno BYOD e di altri trend in atto e hanno inserito nelle loro soluzioni le funzioni atte a supportarli. In particolare:

  • BYOD: con la possibilità per il dipendente di usare il dispositivo personale.
  • Video: utilizzo del video sia per videocomunicazione che per videoconferenza al fine di aumentare la produttività ed ottimizzare i costi aziendali andando ad incidere sulle spese di viaggio, spostamenti interni, eccetera
  • Social: possibilità di attivare, favorire, collaborare con ambienti di social networking.

Praticamente comune è in particolare il supporto di dispositivi quali iPad e iPhone nonché l'integrazione con directory LDAP, AD e Exchange, nonché con soluzioni di contatto come Exchange, Windows, Outlook, Google e Yahoo.

Quello che si apprestano a fare nei prossimi mesi le aziende produttrici appare essere un rafforzamento per quanto concerne le funzioni di mobilità in chiave BYOD, una ulteriore evoluzione nel campo della videocomunicazione e un forte miglioramento della qualità del parlato. In tal senso, primari operatori internazionali hanno già pianificato entro la fine dell'anno il rilascio di soluzioni particolarmente innovative che permetteranno di far fare un salto di qualità alle comunicazioni audio tramite l'adozione di sofisticati criteri di soppressione dei rumori di fondo.