Social media all'attenzione delle aziende

Facebook e social media sono sempre più accessibili in ambito aziendale per i benefici che apportano al business e alla relazione con i clienti. Si riduce anche il divieto di accedere a YouTube.

Avatar di Giuseppe Saccardi

a cura di Giuseppe Saccardi

Un'indagine realizzata da Easynet Global Services rivela che, rispetto allo scorso anno, le aziende stanno bloccando un minor numero di applicazioni social media. L'annuncio va ad integrare i risultati iniziali pubblicati in maggio della ricerca 'Killer Apps 2013', incentrata sull'uso delle applicazioni e della rete nelle aziende di medie e grandi dimensioni in Europa e USA. 

In particolare, il numero di CIO e responsabili IT che vietano l'utilizzo di Facebook all'interno delle loro aziende è diminuito del 15% rispetto al 2012 (del 26% in Italia), mentre il blocco di YouTube è diminuito del 17% (11% nel nostro Paese).

I diversi livelli di blocco

"I social media offrono grandi vantaggi per le imprese", ha dichiarato Thierry Grenot, Executive Vice-President di Ipanema Technologies, "per questo i responsabili IT stanno alleggerendo i controlli. La sfida per i dipartimenti IT ora, però, è quella di garantire che il traffico dei social media sia gestito in modo efficace e senza impattare sulle prestazioni delle applicazioni business-critical".

Su base globale, risulta evidente che le istanze del blocco dei social media sono più comuni negli Stati Uniti con il 69% delle imprese che limitano l'accesso del personale a Facebook e il 65% a YouTube. Rispetto alla media dei paesi presi in esame, le aziende statunitensi limitano l'accesso più frequentemente a tutte le applicazioni, ad eccezione di LinkedIn.

"Qualsiasi applicazione in grado di migliorare la produttività deve essere adeguatamente supportata dal dipartimento IT. E i social media non fanno eccezione", ha osservato Christophe Verdenne, Managing Director di Easynet per il Sud Europa. "Il fatto che i responsabili IT stiano mostrando apertura verso le applicazioni social è un segnale importante, e sono convinto che molti di loro stiano adottando misure per proteggere le prestazioni dei sistemi business-critical come ERP, CRM o Unified Communications".