Software Ag traccia la strada verso la Digital Enterprise

Con un portafoglio d'offerta ampliato attraverso importanti acquisizioni, il vendor tedesco mette a disposizione dei partner uno strato di agilità digitale che, collocato al di sopra dei classici silos applicativi, garantisce alle aziende vera innovazione e forti elementi di differenziazione

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a cura di Claudia Rossi

Attraversate da fenomeni inarrestabili come Big Data, collaboration, Cloud e mobility, oggi tutte le organizzazioni stanno sperimentando una forte pressione verso la 'digitalizzazione'. Si tratta di una trasformazione che non accetta ritardi e che ormai rappresenta un passaggio essenziale per garantire la sopravvivenza di qualunque azienda e di qualsiasi business.

"O le imprese si preparano a diventare digitali o sono destinate a sparire - esordisce così Philippe La Fornara, senior vice president di Software Ag -. Si tratta di un passaggio obbligato e le aziende non possono che adattarsi a questo cambiamento".

Ma attenzione, per abbracciare la digitalizzazione un'azienda non può limitarsi alla modernizzazione delle sue applicazioni e della sua infrastruttura, deve seguire un percorso che la doti di strumenti capaci di portare reale innovazione nei suoi processi e nella sua offerta.

"Quello che Software Ag propone è un sistema d'innovazione capace di imprimere un'effettiva differenziazione delle aziende sul mercato attraverso l'introduzione di uno strato di agilità digitale che va a collocarsi al di sopra di tutti i tradizionali silos applicativi - precisa La Fornara -. Questo strato si incarica di orchestrare in real time tutti i flussi di dati provenienti dai diversi sottosistemi aziendali (Erp, Crm, Scm, data warehouse, applicazioni Java, ecc - ndr), permettendo l'elaborazione di risposte più veloci alle richieste del mercato e, quindi, alle necessità di business".

Philippe La Fornara - senior vice president di Software Ag

Frutto di numerose acquisizioni (per cui il vendor ha speso nel solo 2013 1,2 miliardi di euro), oggi la value proposition di Software Ag vanta un'offerta integrata, strutturata in tre blocchi principali.

Il primo è rappresentato dalle sue tradizionali soluzioni di Business Process Management (che contribuiscono ancora per il 70% sul suo fatturato), cui si affianca il blocco delle Intelligent Business Operation Solutions, un insieme di tecnologie che permettono di prendere decisioni più velocemente attraverso la correlazione in tempo reale di eventi complessi.

Il terzo blocco d'offerta è, invece, costituito dagli strumenti di Continuous Control Monitoring, incaricati di modellizzare i processi per verificarne le prestazioni tramite Kpi (Key performance indicators)/Kri (Key risk indicators) e monitorare le problematiche di compliance.

"Le recenti acquisizioni hanno riguardato un po' tutti i tre blocchi d'offerta - commenta il senior vice president di Software Ag -, anche se per la maggior parte si sono concentrate sulle Intelligent Business Operation Solutions, evoluzione naturale del classico Bpm".

Un esempio è l'acquisizione di Apama, azienda che ha sviluppato una piattaforma per il Complex Event Processing in grado di mettere le aziende nella condizione di rispondere tempestivamente ad attività operative e transazionali, analizzando eventi di business in real time attraverso flussi multipli di dati.

Un secondo esempio è rappresentato da Terracotta, una realtà che ha sviluppato una soluzione di in-memory computing per Java, capace di migliorare radicalmente le prestazioni e la scalabilità delle applicazioni aziendali.

"Ogni blocco d'offerta lavora in modo integrato con l'altro, ma offre anche sottosoluzioni che mettono le aziende nella condizione di abilitare gradualmente il digital layer - commenta La Fornara -. Si tratta di soluzioni che, ovviamente, richiedono assessment e progetti ad hoc e per questo aprono molte opportunità ai nostri partner e alle società di consulenza e di integrazione" che nel portfolio di Software Ag possono trovare, tra l'altro, forti punti differenzianti rispetto alla competition.

"Non garantiamo solo una completezza di visione, ma anche una piena focalizzazione sul tema dell'integrazione dei processi che da sempre ci mantiene neutrali rispetto ai silos applicativi sottostanti - puntualizza il senior vice president -. Sul mercato ci sono player, invece, che si muovono sia in questo ambito sia all'interno di specifici silos, gettando un'ombra sul tema dell'integrazione".

"C'è, poi, un risvolto che va oltre le problematiche tecnologiche. Il digital layer, infatti non rende solo più efficienti, ma consente anche di far risparmiare all'interno dei diversi silos. È, dunque, difficile pensare che vendor con importanti quote di fatturato realizzate in questi silos si attivino efficacemente per generare risparmi la dove traggono guadagno".

Una nuova spinta in direzione del canale

Per scalare il mercato e crescere più rapidamente, dal 2013 Software Ag ha iniziato a investire in modo strategico sul canale dei partner, che nell'area geografica seguita da La Fornara contribuisce ad oggi per il 25% del fatturato (il manager è infatti anche chief operating officer della region Europe South/Latam).

In Italia l'ecosistema è costituito da realtà come Reply e system integrator globali con cui il vendor ha relazioni in tutto il mondo (Accenture, Kpmg. PricewaterhouseCoopers, CapGemini, Deloitte).

"Con tutti loro abbiamo già avviato attività di enablement e technical training per avvicinare al meglio la nostra offerta al loro Dna aziendale, spingendo anche su varie iniziative di cross selling - chiarisce La Fornara -. Si tratta di una serie di attività che abbiamo varato a partire dall'anno scorso all'interno di un modello di partnership pensato per supportare al massimo il business del nostro canale anche attraverso team interni dedicati".

Tra questi Software Ag mette a disposizione una società di consulenza, incaricata di assicurare la qualità dei progetti sviluppati dai partner e agire, quindi, come vero e proprio enabler di business.

"Attualmente in Italia siamo in fase di recruiting - conclude La Fornara -. Intendiamo estendere il nostro ecosistema di partner, inserendo nuove realtà locali attive nella system integration: uno o due partner per ciascun blocco d'offerta, attivi in specifici mercati verticali, ma soprattutto pronti a supportare lo sviluppo di servizi innovativi all'interno delle imprese".