Startup e PMI per affrontare l'epidemia di Coronavirus

Parte un nuovo round di finanziamenti che mira a rintracciare idee e innovazioni in grado di monitorare i contagi e limitarne la diffusione nel mondo: c'è tempo fino al 18 marzo

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a cura di Antonino Caffo

La Commissione europea ha ufficialmente chiesto alle startup e alle PMI che fanno parte della UE, di studiare tecnologie e innovazioni che potrebbero aiutare a trattare, testare, monitorare l'epidemia da Coronavirus.

Tutto ciò, tramite un prossimo e urgente round di finanziamenti del Consiglio europeo per l'innovazione. La scadenza per le domande da sottoporre al giudizio dell'acceleratore EIC è fissata per le 17 di mercoledì 18 marzo (ora di Bruxelles).

Con un budget di 164 milioni di euro, questa chiamata non prevede l'esistenza di tematiche predefinite, visto che i candidati verranno valutati allo stesso modo per ogni tipologia di idea messa in atto.

Nonostante questo, la Commissione cercherà di accelerare la concessione di sovvenzioni e finanziamenti misti (che combinano sovvenzioni e investimenti azionari) alle innovazioni più pertinenti, così come semplificare l'accesso ad altri finanziamenti e fonti di investimento.

L'EIC sta già supportando una serie di start-up e PMI con innovazioni rilevanti per contrastare il Covide-19, che hanno ricevuto finanziamenti nei round precedenti.

Ciò include il progetto EpiShuttle per la realizzazione di unità di isolamento specializzate, il progetto m-TAP per la tecnologia di filtraggio e MBENT, che mira a tracciare la mobilità umana durante le epidemie.