STMicroelectronics, i resoconti del Capital Markets Day 2020

In che modo la crisi globale ha cambiato il modello strategico del gruppo? Gli interventi dei manager durante la giornata digitale annuale

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a cura di Antonino Caffo

STMicroelectronics, conosciuta anche come STM, è un'azienda italo-francese, per la produzione di componenti elettronici a semiconduttore. Creata nel 1987 come il risultato della fusione delle attività semiconduttori di SGS Microelettronica e di quelle non militari di Thomson Semiconducteurs, ha sede generale a Ginevra.

Ha chiuso il fatturato 2019 con 9,56 miliardi di dollari e un numero di dipendenti che è arrivato ad oltre 46 mila. Come molte delle aziende globali, anche STM ha dovuto affrontare i cambiamenti causati dalla pandemia del 2020, in certe occasioni dovendo spostare l'asse produttivo maggiormente su alcune aree, investendo su altre e limitare così le eventuali criticità.

In occasione dell'annuale Capital Markets Day, questa volta per ovvie ragioni solo digitale, i manager del gruppo hanno voluto dare un aggiornamento sul percorso strategico delineato in questo 2020, che alla base poggia comunque su fattori valoriali ben definiti.

Come ha spiegato Jean-Marc Chery, President & CEO di STM: «La nostra proposta di valore è divisa in tre linee: investitori, clienti e stakeholder. Nel primo caso, l'impegno guarda soprattutto all'offerta di prodotti sostenibili, con una crescita obiettiva di profitto. Per i clienti, vogliamo offrire vettori di differenziazione concreti rispetto alla concorrenza, il cui focus deve trasformarsi in vantaggi per gli stakeholder».

«In quanto compagnia globale, sappiamo di dover affrontare problemi in varie zone del mondo dove ci sono le nostre facility. Queste criticità possono essere superate con ciò che ci permette di costruire la tecnologia moderna. Pensiamo alla smart mobility, all'IoT, al 5G all'energia che rispetta l'ambiente».

La digitalizzazione dei mercati

Il supporto della digitalizzazione, nell'accezione di STM, deve soddisfare quattro mercati finali: automotive, industriale, elettronica di consumo, computer e periferiche. Ognuno di questi, vede la presenza del gruppo con i propri semiconduttori che, di fatto, stanno già realizzando il futuro prossimo di molte applicazioni. Basti pensare all'elettrificazione delle automobili, ai sensori usati dalle telco ed aziende energetiche, alle antenne e satelliti di comunicazione.

Secondo Claude Dardanne, President, Microcontrollers & Digital ICs Group: «Il gruppo di cui fa parte STM è leader nel campo dei semiconduttori di tipo embedded. Ma non solo: la presenza è significativa anche nelle soluzioni di sicurezza, come le smart card, nel segmento delle EEPROM e nei sistemi di comunicazione RF, che con l'arrivo del 5G assumeranno un'importanza sempre maggiore».

Il trend di mercato è in crescita: per la fine del 2023, ci si aspetta un +5,4% di CAGR rispetto a quanto vi sarà entro il 2020, con applicazioni chiave, quale l'appliance e la smart home, il wellness e il personal healtchare, che svolgeranno un ruolo fondamentale nell'apertura verso ulteriori campi di ricavo per STM e la concorrenza.

Un occhio al futuro

«Particolarmente evolutivo è il settore dell'automotive, che guarda non solo all'innovazione della guida ma anche alla sicurezza del guidatore. Grazie a molte delle tecnologie nel portafoglio di STM, come l'NFC digital key, l'accesso sicuro wireless e le chiamate di sicurezza ai centri operativi, avremo un ulteriore consolidamento del gruppo nei prossimi anni» conclude Dardanne.

«Se guardiamo ai ricavi di quest'anno, non possiamo che considerare come questo sia stato un anno difficoltoso, sopratutto nei primi sei mesi. Tutto il gruppo è stato impattato anche se il margine è in crescita in questa seconda parte del periodo. Questo è dovuto in misura maggiore dall'industria del manifatturiero, che rappresenta il nostro core principale» sono state le parole di Lorenzo Grandi, President, Finance, Infrastructure and Services e Chief Financial Officer di STM.