Storage I/O ultraveloce con SAN Server multi-nodo

Con una soluzione di Software-Defined Storage DataCore ha dimostrato che il software SANsymphony Parallel I/O si posiziona al top del mercato

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a cura di Giuseppe Saccardi

DataCore ha annunciato di avere ottenuto nuovi record prestazionali con le sue soluzioni di storage iper-convergenti a elevata disponibilità, e di aver dimostrato l’efficacia della sua tecnologia di Parallel I/O nello sfruttare il potenziale dei processori multi-core.

Per non dare adito a obiezioni la sfida che ha lanciato a produttori di primissimo piano di soluzioni storage  si è basata su quanto previsto dal benchmark di riferimento del settore per i carichi di lavoro di tipo database di livello enterprise, l’SPC-1 dello Storage Performance Council .

George Teixeira   CEO DataCore

George Teixeira, CEO di DataCore

In pratica, DataCore ha sfidato le classiche batterie di storage esterno di alto livello utilizzando una soluzione SAN Server dual-node con Fibre Channel completamente ridondata. Su questo sistema, composto da una coppia di server standard preconfigurati, ha installato SANsymphony, la propria piattaforma di servizi per il Software-Defined Storage.

Va osservato che in un test di qualche mese fa basato su un singolo nodo aveva ottenuto un tempo medio di risposta di 0,32 millisecondi con 459.290,87 SPC-1 IOPS e un rapporto prezzo/prestazioni pari a 0,08 dollari statunitensi per SPC-1 IOPS.

Ora, ha  commentato l'azienda, nella configurazione a due nodi con mirroring sincrono su FC, ha abbassato il tempo medio di risposta portandolo fino a 0,22 millisecondi, con una velocità di trasferimento dati raddoppiata. Il rapporto prezzo/prestazioni è invece salito leggermente, a 0,10 dollari per SPC-1 IOPS, cosa che in ogni caso la posiziona al terzo posto nella Top Ten di SPC-1.

La soluzione iper-convergente a elevata disponibilità utilizzata da DataCore è costata 115.142,76 dollari, compresi tre anni di supporto. Ai fini di una valutazione economica va anche considerato che  il mirroring della soluzione prevede come standard la possibilità di supportare sia cluster locali sia cluster estesi, anche su base metropolitana, con la protezione di failover e failback automatici su copie sincronizzate active-active di dati che si trovano in luoghi geografici diversi.