Symantec mette in guardia dall'impennata di «rogue cloud»

Un survey globale ha evidenziato come sia molto comune che le aziende di ogni dimensione subiscano danni a causa dell'utilizzo di applicazioni cloud pubbliche che non sono gestite o integrate all'interno dell'infrastruttura IT dell’azienda

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a cura di Riccardo Florio

Symantec ha rilasciato i risultati di un survey condotta da ReRez nei mesi di settembre e ottobre 2012 dal titolo "Avoiding the Hidden Costs of the Cloud 2013" che ha coinvolto oltre 3200 aziende di 29 Paesi suddivise tra piccole e medie imprese a partire da 5 addetti (1358) e grandi aziende con fino a 5mila dipendenti (1878).

Tra i risultati emersi si evidenzia il grande interesse per il cloud ma il contestuale fatto che le aziende enterprise e le PMI stanno subendo un aumento dei costi legati all'uso di rogue cloud, di backup e recovery complessi e di un cloud storage inefficiente.

Va precisato che con il termine rogue cloud si intende l'utilizzo da parte delle aziende di applicazioni cloud pubbliche che non sono gestite o integrate all'interno dell'infrastruttura IT dell'azienda.

Il survey mette in luce come le implementazioni rogue cloud costituiscano un'insidia in termini di costi e rappresentino un problema sorprendentemente comune sperimentato, nel corso dell'ultimo anno, dal 77% delle aziende interpellate.

Di queste il 40% ha dichiarato di aver subito l'esposizione di informazioni riservate mente oltre il 25% ha dovuto affrontare problemi di acquisizione di account, cancellazione di proprietà Web o furto di beni e servizi.

La ricerca mostra che ignorare i costi nascosti avrà un impatto cruciale sulle imprese ma che, nel contempo, si tratta di problemi facilmente mitigabili attraverso un'attenta pianificazione, implementazione e gestione.