Tecnologie, canale e BU. In Tech Data si punta a fare squadra

Cloud e mobility accelerano la convergenza di tecnologie e competenze, che il distributore stimola attraverso il Touch Tour, per creare un network collaborativo tra i dealer per poter affrontare le esigenze delle Pmi

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a cura di Loris Frezzato

Società internazionale che parla il linguaggio del mercato locale. ? tra i punti di forza di una realtà multinazionale quale è Tech Data che Ernest Quingles, amministratore delegato della filiale italiana del distributore, enfatizza, evidenziando la capacità di un colosso della distribuzione di adattarsi alle esigenze delle realtà imprenditoriali nazionali per meglio cogliere le opportunità da proporre al canale dei dealer italiani.

"? un lavoro che stiamo facendo con una squadra di persone e di partner interamente italiani - spiega -, orientata a enfatizzare il valore delle proposte che possiamo offrire al mercato, da trasformare in opportunità di business per i dealer che con noi lavorano". Un obiettivo più che mai allettante, soprattutto in un periodo difficile del mercato, in cui il distributore è comunque riuscito a mantenere un livello flat di fatturato, mentre l'anno precedente, pur nel mezzo della crisi, era cresciuto del 7,5%. Per contro, ha migliorato la marginalità e la profittabilità, proprio grazie alla svolta verso il valore aggiunto.

Ernest Quingles - amministratore delegato di Tech Data Italia

"? infatti arrivato il momento di essere concreti - riprende Quingles -: di guardare con maggiore attenzione alla realtà che ci circonda, che è fatta di tante Smb, e alle loro esigenze, piuttosto che orientarci troppo sulle tecnologie future. Il ruolo di un distributore è infatti quello di aiutare i dealer interpretando le loro competenze e creando un business network dove possano condividerle con altri. ? finito il tempo delle aziende chiuse in sé stesse: bisogna attivare l'umiltá e la solidarietá tra le imprese, proprio a salvaguardia del loro business".  

Una collaborazione che Quingles ha attivato a partire dalle proprie business unit in cui è organizzata Tech Data, tra Enterprise, Mobility e Networking, perché "non c'è mobility senza connettivitá e non si può ormai più pensare a questi due ambiti al di fuori delle applicazioni aziendali e a valore". E proprio sulla convergenza delle nuove tecnologie che il distributore ha basato il proprio Touch Tour europeo, per illustrarne i vantaggi ai rivenditori. 

"Siamo in una fase di cambiamento, guidata da mobility, cloud, social e big data - dettaglia Giuseppe Mastrandrea, direttore divisione IT di Tech Data Italia -, con fenomeni quali consumerizzazione e Byod, che prevedono un diverso utilizzo dei device stessi, portando a una mutazione del mercato, che lascia, spesso, il canale disorientato. Il Touch Tour vuole dare una nuova visione ai dealer su cosa si può fare con le nuove tecnologie proposte da vendor come Microsoft, Hp, Samsung, Lenovo e Toshiba. Un concetto che intendiamo supportare anche attraverso il nostro sito Web Intouch, che fornisce informazioni sui prodotti e il loro utilizzo". 

"Il mobile è ormai un requisito imprescindibile anche per Tech Data - interviene Enrico Pappolla, responsabile della divisione mobility -, che ha inaugurato da pochi mesi un'apposita divisione, a riprova di come la mobility sia considerata uno dei settori in maggiore espansione e che anche in Italia si sta arricchendo con nuovi brand, tra cui Huawei, di cui trattiamo l'intero portafoglio mobile".

Integrazione di tecnologie abilitanti il mobile che anche in casa del distributore ha come fattore comune il Cloud: "Per la nostra strategia su cloud, ci rivolgiamo a più figure - specifica Riccardo Nobili, direttore della divisione enterprise Azlan -, dai 'Cloud builder', cui mettiamo a disposizione la tecnologia di brand quali Hp, Ibm e Cisco per la costruzione di infrastrutture su cloud; ai 'Cloud reseller', cui proponiamo l'offerta cloud di Netalia, che ha garantito un go to market orientato all'indiretta e di iCube, che dispone di una soluzione integrata, 'Impresa Clic' per aziende da 5 a 50 utenti. Infine, i 'Cloud provider', per i quali in Italia ancora non abbiamo un'offerta, ma per i quali stiamo lavorando per presentarci entro un anno con una proposta a livello europeo".