Thales Gemalto, i vantaggi della Software Monetization per le aziende

In che modo la monetizzazione del software si inserisce nei percorsi della trasformazione digitale? Come può portare vantaggi concreti? Le risposte di Marco Costa

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a cura di Antonino Caffo

Sappiamo bene quanto i servizi e la customer experience siano sempre più determinanti per il successo del business. E questo è vero soprattutto in un'epoca di profonde trasformazioni digitali.

Con le aziende che si allontanano sempre più dall'hardware come principale fonte di ricavo, è interessante capire come queste possano integrare, in modo efficace, una strategia di monetizzazione del software nei loro processi aziendali.

Parliamo dunque di "software monetisation" come una strategia che può essere vista quale adozione di diverse metodologie per aumentare la redditività della proprietà intellettuale, in questo caso, del software, anche tramite tecnologie che evitino la pirateria e il furto delle property, oltre a strategie di pricing e packaging.

E tra le aziende principali al mondo che si occupano di software monetization c'è Thales Gemalto, che ha un obiettivo: porsi quale facilitatore per le compagnie nel loro percorso di digitalizzazione di flussi e processi, come la gestione del ciclo di vita della licenza e, di conseguenza, del software, partendo dall’acquisto fino all’attivazione, la revoca e l’aggiornamento.

Quali vantaggi possono derivare da simili metodi? Ce lo spiega Marco Costa, Country Manager SM Italy, Thales Gemalto: «Sicuramente l’aumento di fatturato, la crescita del parco clienti e la riduzione dei costi operativi; concetti fondamentali per le aziende che vogliono crescere, oltre a poter beneficiare della gestione in totale sicurezza dei software».

Grazie alle soluzioni di Gemalto, le compagnie hanno la possibilità di automatizzare i processi di generazione e attivazione delle licenze "software as a service" facendo in modo che il personale possa dedicarsi ad attività maggiormente strategiche, riducendo l’errore umano e velocizzando il time to market.

Da aprile di quest’anno, Gemalto nella sua totalità è diventata una BU all’interno di Thales. Continua il manager: «Quello di cui ci occupiamo è proteggere il software e le license, con un'esperienza che viene da lontano, fondata negli anni '80, quando gli unici strumenti possibili per raggiungere tali obiettivi erano hardware. Oggi, con gli avanzamenti del software, le cose possono sembrare più semplici ma evidentemente la tecnologia di difesa va di pari passo con le opportunità di violazione criminali, dunque l'aggiornamento e l'avanzamento continuo restano necessari».

Ci viene da domandare per quale motivo una società dovrebbe affidarsi a un partner del genere, ossia, perché esternalizzare qualcosa che potrebbe farsi in casa. «Proprio questo è stato uno dei problemi degli anni scorsi, ovvero l'esistenza di soluzioni, hardware e software, casalinghe. A fronte di un certo risparmio economico, tutto da considerare, le compagnie viveano momenti di assoluto spaesamento, quando ad esempio c'era bisogno di aggiornare le macchine a nuove release software. Oppure, nel caso di un malfunzionamento dei sistemi, qualora non vi fosse il tecnico presente, chi risolveva cosa?

«L'affidarsi a un soggetto come Gemalto porta benefici concreti perché si può essere sicuri di sfruttare al meglio i terminali in possesso per finalizzare le più vaste operazioni richieste. Potremmo dire che offriamo ai clienti prodotti "chiavi in mano", installati e pronti all'uso. Loro non devono preoccuparsi di nulla, c'è chi esegue manutenzioni e monitoraggio».

Nel concreto, come ci ha spiegato Costa, quando l'utente finale accede al portale del cliente e decide di acquistare una licenza software nelle varie modalità proposte, viene generato un flusso che, con il gestionale interno che comunica con il back office, realizza il deploy della licenza stessa. «In questo modo, il nostro cliente non deve effettuare operazioni manuali».

Chiaro è che al fine quindi di sfruttare tutti i benefici che il software ha da offrire, le aziende hanno bisogno di una strategia di monetizzazione del software che colleghi ogni parte del proprio go-to-market, che si tratti di gestire i diritti o di connettersi ai sistemi finanziari e ai servizi di assistenza alla clientela.

«L’evoluzione verso aziende più agili e focalizzate sul software è quindi diventata un imperativo e pianificare un’efficace strategia di trasformazione digitale grazie all’implementazione di una soluzione di monetizzazione software sarà sempre più prioritario per creare nuove opportunità di reddito».

L'automazione del software crea inoltre dei contesti innovativi interessanti. Con le soluzioni di Thales Gemalto possiamo ad esempio non solo conoscere il trend di acquisti licenze su un portale ma anche creare migliori offerti per cluster.

«E tali opportunità valgono per qualsiasi industry che serviamo: dal manufacturing, al medicale, fino all’automotive. Le soluzioni sono scalabili e si adattano a tanti mercati di riferimento». Come si pone l'Italia in questo panorama?

Conclude il country manager: «Beh di certo non possiamo paragonarci agli Stati Uniti, dove la mentalità stessa aperta all'innovazione ha realizzato modus operandi diversi anni fa però il segmento si muove. La domanda crea altra domanda: vedere una tecnologia applicata fa evolvere l'interesse e dunque l'adozione».